Opinione su Marvel's Agent Carter (Sky): Peggy Carte in azione nella sua serie tv

Peggy Carte in azione nella sua serie tv

Ho visto la serie televisiva statunitense Agent Carter perché sono una grande fan di ogni cosa targata Marvel.
Questo programma è composto da due stagioni, ma ormai è terminata da tempo.
La serie si concentra su un personaggio che è apparso nei film di Capitan America. Si tratta di Peggy Carter, una donna britannica che ha lavorato nell’esercito durante la seconda guerra mondiale ed è stata l’interesse amoroso proprio di Capitan America/Steve Rogers.
Nella prima stagione, la Carter è alle prese con le conseguenze della guerra e allo stesso tempo trova un lavoro in un uffico. La donna non rinuncia alla sua indipendenza ed è comunque in missione per piani segreti. Tra i suoi legami ci sono Howard Stark, padre del futuro Iron Man e il suo maggiordomo Edwin Jarvis.
Le vicende sono ambientate in una New York degli anni cinquanta. I vari look, gli sfondi, la pellicola e le musiche riportano lo spettatore indietro in quegli anni così antichi ma ricchi di fascino e secondo me solo questo è il principale punto a favore.
La prima serie, composta da otto episodi, mostra Peggy alle prese con una missione particolare: deve aiutare Howard Stark a liberarsi dalle accuse secondo cui quest’ultimo avrebbe venduto delle armi potenti a delle mani niente affatto affidabili. Carter cerca di aiutarlo perché i due si conoscono da parecchio, ma per lei è difficile non farsi scoprire.
L’idea di base della prima stagione è abbastanza buona, soprattutto perché segue in parte le vicende legate al primo film di Capitan America, ma l’andamento della serie tende ad essere un po’ lento e monotono e, anche se gli episodi ti lasciano in sospeso, non riescono ad intrattenere più di tanto. Questo perché sembra che sia tutto troppo finto, almeno per i miei gusti. Se non altro la prima stagione è composta da soli otto episodi e quindi non si fa fatica a seguire le vicende. Inoltre, se si sta attenti, la serie risulta semplice. Non mancano il romanticismo, i riferimenti a Steve Rogers, i nemici, gli inseguimenti, i misteri e i doppiogiochisti.
Per quanto riguarda la seconda stagione, gli episodi che la compongono sono dieci, ma in questa Peggy si trasferisce a Los Angeles e l’atmosfera cambia notevolmente. Si aggiungono più personaggi alla trama e molti di essi provengono direttamente dai fumetti Marvel. Anche in questa stagione è presente Howard Stark e i piani si fanno più complessi. I nemici sono di più e hanno un piano articolato. È per questo che è necessario non perdersi i vari passaggi di episodio in episodio. Peggy mostra ancora una volta la sua determinazione e si lascia coinvolgere in situazioni grandi ma non impossibili, soprattutto per lei e per i suoi alleati.
Questa seconda stagione è stata particolare, ma come sempre non ho avvertito tanto coinvolgimento, nonostante le premesse all’inizio si presentassero buone. Anche il finale mi ha lasciata un po’ scombussolata perché hanno fatto capire che la storia legata a Peggy va avanti e ci sono delle cosine lasciate in sospeso. Purtroppo, il prosieguo non si conoscerà dato che la serie è stata cancellata.
Devo dire che ho visto Agent Carter principalmente per questioni di completezza perché lei è un personaggio che appare nei film della Marvel, ma in tutta onestà non mi sarei mai aspettata una serie su di lei. Il fatto che non mi abbia lasciata né cotta né cruda mi ha dato ancor più fastidio, ma almeno ho potuto vedere come hanno evoluto la storia della Carter.
Oltre al vantaggio delle atmosfere anni cinquanta che ho nominato prima, mi è piaciuto solo che abbiano messo in risalto la determinazione della protagonista, che è una donna forte e in grado di far cambiare idea a tutti coloro che, specialmente all’epoca, pensavano che le donne fossero deboli e inadeguate in certi ruoli. Oltre a queste cose, posso solo dire che consiglio la visione ai fanatici dei personaggi o delle serie tv. È uno dei pochissimi programmi ad episodi che dura veramente poco e per questo seguirla non sarà pesante.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

Segnala contenuto