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1 Opinioni per Medicine at Midnights - Foo Fighters (Sony Music 2021)
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  • sheffield18
    Un album da festa del sabato sera
    opinione inserita da sheffield18 il 02/02/2021
    Nelle prossime settimane, precisamente all'inizio febbraio 2021, uscirà il nuovo e tanto atteso album dei Foo Fighters, il celebre gruppo di rock alternativo Usa fondato a Seattle da Dave Grohl nel 1994 (in questi giorni hanno partecipato allo spettacolo -Celebrating America-per l'insediamento a Washington D.C. del nuovo President Beiden): lo lanceranno per radio su un canale concesso loro (per due mesi) su SiriusXM davanti ad un pubblico virtuale scelto appositamente. Il gruppo ha indicato sia la data, il 5 febbraio, sia il momento, la mezzanotte, come si dice nel titolo dell'album; nei giorni seguenti, sempre sul loro canale presenteranno, spiegheranno e commenteranno l'album, canzone per canzone. I Foo Fighter sono una delle band americane più famose ed i membri sono i seguenti: -Dave Grohl -Taylor Hawkins -Nate Mendel -Chris Shiflett -Pat Smear -Rami Jaffee. Il gruppo discende direttamente dai Nirvana quando esso si sciolse in seguito alla morte di Kurt Cobain: il nome deriva da un'espressione, -Foo Fighter- che negli Usa indicava dopo la Seconda Guerra Mondiale quelle strane -visioni- in cielo che poi verranno chiamate UFO. L'album in uscita, definito -party album-, è il venticinquesimo del gruppo che nel 2021 festeggia anche i 25 anni di carriera, il venticinquesimo dopo quello del 2017, “Concrete and Gold”. Ecco la tracklist con le 9 tracce x 37 minuti: 1-Making a Fire 2-Shame Shame 3-Cloudspotter 4-Waiting on a War 5-Medicine at Midnight 6-No Son of Mine 7-Holding Poison 8-Chasing Birds 9-Love Dies Young. Chi ha parlato e chi parla più frequentemente del nuovo album è David Grohl che sostiene la sua originalità e che la band ha voluto sperimentare il groove, cioè nuove sonorità per creare un ballabile, novità nello stile del gruppo. Insomma il “Medicine at Midnight” in questione sarebbe stato creato secondo le parole di Grohl “per essere l'album del sabato sera”. Due canzoni (singoli), precisamente Shame Shame(accompagnato da un interessante video in cui si racconta in bianco e nero un sogno ricorrente e ossessionante di Grohl) e No Son of Mine sono uscite in anteprima rispetto all'album ed hanno entusiasmato i fan. A metà della tracklst sta Waiting on a war ed è nata, dice Grohl, da una paura concia e inconscia che provava da bambino, la paura di andare verso una guerra nucleare: erano gli anni '70 e '80, pieni di tensioni e guerra ancora fredda. Grohl ha rivissuto la stessa sensazione quando l'anno scorso portava la figlia a scuola e alla radio si parlava degli attriti Usa/ Corea del Nord e di nuovo la stessa domanda “Papà, stiamo per andare in guerra?”. L'album ha richiesto mesi di lavoro, tutto era pronto come per esempio, già decise le date per il tour di presentazione quando la pandemia ha interrotto ogni programmazione e ha abbastanza demoralizzato il gruppo che sperava nei concerti in occasione dei loro 25 anni di carriera: il frontman ha detto che allora hanno pensato ad affittare una -vecchia casa-, anni '40, per la registrazione e il lancio virtuale, visto l'allontanarsi del tornare a breve alle esibizioni dal vivo e per farlo hanno cercato di superare in tutti i modi lo choc della pandemia.
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    album molto interessante per musica e testi
    nessuno