Il mito del pop
È stato il mito della mia generazione, musicalmente parlando chi non lo conosce? Chi non si è mai messo davanti allo specchio per cercare di imitare le movenze del grande Michael Jackson? È stato il mito del pop, tanto da essere definito il re del pop anche dai Rolling Stones. Come dar loro torto? Ha lasciato il segno sia nella musica che in tante cause umanitarie contro le violenze in tutto il mondo e contro le discriminazioni tra gli esseri umani. Tanto, per l'appunto, da scrivere una canzone in cui diminuiscono le distanze tra bianchi e neri. Ha scritto centinaia di canzoni famosissime, cantate da adulti e bambini in tutto il mondo. Purtroppo è saltato anche agli onori della cronaca per alcuni casi non proprio legali, ancora oggi è da capire se sono stati reali o no. Ha avuto seri problemi di salute, molti interventi estetici ne hanno rovinato i connotati e come tutte le cose portate agli eccessi, il troppo stroppia, dopo vent'anni dal primo esordio era praticamente irriconoscibile, un altra persona in tutti i sensi. Io l'ho sempre ascoltato sin da quando era piccolissima, anche per influenza della mia mamma che non si perdeva mai una canzone di Michael Jackson e quando ho saputo che era purtroppo deceduto un pezzo della mia infanzia se ne è andato, come se il tempo si fosse fermato a quel punto. Da lì in poi nessun altro ha preso il suo posto. Quante volte ho visto il video di Thriller, di Bad o di Black or White cercando di captarne i movimenti e scimmiottare i vari balletti, ovviamente senza mai riuscire neanche minimamente a imitarlo almeno decentemente. Per non parlare del Moonwalk, il passo di danza più bello che esista e il più complicato da eseguire. Ho visto diverse volte i concerti, dal vivo doveva essere spettacolare, purtroppo non ho mai avuto la fortuna e il piacere di poterlo vedere dal vivo. Le persone che invece ci sono riuscite hanno detto che era magnetico, i ballerini erano davvero molto bravi e la sua voce metteva i brividi dal vivo. Che peccato non averlo mai visto, la sua vita è finita troppo presto lasciando un vuoto incolmabile in tutti e i suoi fan sono milioni in tutto il mondo ancora oggi, su internet si vede ancora una folla immensa fare il pellegrinaggio alla sua casa a Neverland e alla sua tomba. Il mito di Michael Jackson non credo che finirà presto, come per altri miti della musica la cui esistenza è finita troppo presto anche la morte di Michael Jackson ha un alone di mistero che tiene vivo il mito e il ricordo di uno dei cantautori più famosi, particolari e affascinanti degli ultimi trent'anni, proprio come il vuoto che ha lasciato Jimi Hendrix, Jim Morrison e Kurt Cobain. Nessuno prenderà il loro posto nei cuori dei grandi fan. Purtroppo le grandi stelle fanno questa fine, è sempre troppo presto quando se ne vanno. E il fatto che se ne vanno giovani aumentano ancora di più falsi miti (o veri) e la morbosità delle persone, alimentati anche da coloro che ogni tanto spuntano fuori dicendo di averlo visto vivo chissà dove!
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