Il film Milano odia: la polizia non può sparare
E' un film poliziesco misto a thriller di metà anni 70 diretto da Umberto Lenzi e con Tomas Milian che è il protagonista della vicenda, anche se di fatto si rivela un antagonista, perché interpreta la parte di un delinquente di nome Giulio Sacchi. Siamo a Milano e questo Giulio Sacchi manda a monte una rapina organizzata uccidendo un vigile che vuole fargli la multa per sosta vietata. Non avendo un lavoro, vive continuamente di espedienti e chiede di continuo i soldi alla sua fidanzata Iole. In seguito organizzerà il sequestro di una ragazza, figlia di un ricco imprenditore ed arriverà ad ucciderla, così come i suoi complici, la sua stessa fidanzata e chiunque cerchi di ostacolarlo. Non ha però fatto i conti con un commissario di polizia (Henry Silva), il quale gli darà la caccia. Giusto che mi fermo con la trama.
Trattasi di una pellicola con scene molto violente e quindi non adatta per tutti, in particolar modo ai più più piccoli. Grandiosa la colonna sonora, curata niente di meno che da Ennio Morricone. Non ci si annoia un attimo, è un thriller poliziesco di alto spessore, con un Tomas Milian che interpreta un ruolo che gli sta a pennello, ben lontano da altri personaggi tipo il maresciallo Giraldi o il Monnezza e doppiato anche qui da Ferruccio Amendola. Ogni volta che lo guardo mi fa sempre impressione per le scene forti, ma comunque merita la visione, in quanto molto originale e con un cast di attori davvero ben azzeccato. Il giudizio da parte mia è molto positivo.
Segnala contenuto