i nobili pezzenti
Vantaggi
con Totò, risate assicurate
Ancora un film di Totò dove le risate non possono che essere assicurate! Felice (Totò) e Pasquale sono due fratelli senz'arte nè parte. Più di fatto che di diritto, dato che il primo è scrivano e il secondo fotografo, ma non un'anima che si azzardi a commissionargli uno straccio di lavoro e la rara volta che succede riescono a farselo sfuggire piuttosto facilmente. Felice e Pasquale condividono la stessa catapecchia con le rispettive famiglie (in realtà Felice convive con l'amante dopo essersi separato dalla moglie) e non riescono a procacciarsi neanche un pasto da giorni, men che meno a pagare l'affitto al padrone di casa, il quale ovviamente è in procinto di sfrattarli. Ma Pasquale ha un caro amico, il marchesino Eugenio, fidanzato con la ballerina Gemma, ovviamente non nobile (ma davvero ricca). Temendo screzi da parte del padre (che peraltro a insaputa di Eugenio corteggia Gemma, ma da quest'ultima respinto), per il quale ricchezza senza titoli è insufficiente, preferisce portarsi la famiglia di Pasquale assieme a Felice a conoscere il futuro suocero, per spacciarli per i propri nobili congiunti. Ovviamente i poveracci accettano, pur di assicurarsi quanti più possibili pasti nella sontuosa villa del padre di Gemma, un cuoco oltremodo arricchitosi. A Felice tocca il ruolo dello zio principe. Inizia allora una serie di esilaranti e rocamboleschi equivoci, fatti apposta per suscitare ilarità. Inutile dire che i film di Totò, fatti apposta per fare ridere, non mancano di cogliere nel segno e anche questo avevo a suo tempo apprezzato e volentieri tornato a vedere. Lo consiglio senz'altro.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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