Opinione su Modern Family: Comica

Comica

Modern Family, attualmente in locandina su Netflix, è una serie televisiva trasmessa dal 2010 in Italia, attualmente arrivata all'ottava stagione e che si compone di 24 episodi per ciascuna stagione dalla prima alla sesta e 22 episodi per ciascuna stagione dalla settima alla nona, quest’ultima non ancora andata in onda nel nostro paese.
È stata realizzata con la tecnica del falso documentario, infatti come introduzione della maggior parte delle scene vi è una intervista ad uno o più componenti di uno dei nuclei familiari protagonisti, in cui l’intervistatore non viene mai inquadrato. È come se gli intervistati stessero parlando direttamente con lo spettatore. Da quello che ho letto, inizialmente invece doveva trattarsi proprio di interviste effettuate da uno studente per un progetto scolastico ma poi questa scelta venne scartata e credo sia stato meglio. In questo modo ci si sente più coinvolti nella rappresentazione.
Ha avuto così tanto successo che oltre ad aver vinto numerosi Emmy ed un Golden Globe, in diverse parti del mondo sono stati messi in onda degli adattamenti della serie.
Ambientata a Los Angeles, vengono rappresentati tre diversi nuclei familiari: quello del capo famiglia Jay Pritchett, la sua seconda e giovane moglie Gloria, suo figliasto Manny ed, in seguito, suo figlio Joe; la famiglia di Claire, figlia di Jay, e suo marito Phil Dumphy con i loro tre figli Haley, Alex e Luke; infine ci sono Mitchell, secondogenito di Jay e fratello di Claire, con il suo compagno Cameron e la loro figlia adottiva Lily.
Non c’è una vera e propria famiglia protagonista, ognuna ha il proprio spazio all'interno degli episodi, che durano circa 20 minuti. Solitamente ogni puntata ha un suo “tema”, un argomento principale intorno al quale ruotano i dialoghi e le storie di ogni nucleo familiare.
Ogni nucleo rappresenta, a suo modo, una tipologia di famiglia: quello di Jay e Gloria descrive non solo l’amore tra una donna decisamente più giovane rispetto al suo patner, tanto da avere l’età della sua primogenita, ma anche una famiglia multiculturale, Gloria e suo figlio Manny sono colombiani.
La famiglia classica, quella che più spesso viene considerata come tale, è quella di Claire e Phil: tre figli, dove la prima è bella ma poco diligente a scuola; la seconda, al contrario, primeggia in tutto ed il terzo, molto vivace ma anche lui poco studioso; cosa quest’ultima curiosa in quanto l’attore che interpreta Luke è un vero genio.
Quella di Cameron e Mitchell rappresenta non solo la famiglia omosessuale ma anche quella in cui è presente un figlio adottivo di un’altra nazionalità, infatti Lily è vietnamita.
Più che di famiglia moderna, personalmente la vedo come una famiglia allargata; infatti la struttura al suo interno è patriarcale; è Jay il capo famiglia, che ricorda molto il personaggio interpretato da De Niro in “Ti presento i miei”, una figura autoritaria, rigida dalla quale tutti vorrebbero il consenso. Spesso sembra che non si possano prendere decisioni importati senza averlo consultato, il che mi è sembrato un po’ esagerato in alcuni casi.
E’ una serie molto comica, divertente ed ironica nella quale vengono trattati anche temi delicati tra i quali l’adozione, l’accettazione di sé da parte degli altri, sia per motivi culturali, sia per motivi legati alla propria sessualità, l’educazione dei figli e via discorrendo e nonostante tutto non li ridicolizza.
E’ una sit-com che presenta diversi stereotipi, come ad esempio l’atteggiamento estremamente teatrale di Cameron in quanto omosessuale ed il doppiaggio in italiano non ha aiutato in quanto questo suo aspetto del carattere viene enfatizzato ancora di più e non era necessario.
La mia famiglia preferita è proprio quella composta da Mitchell e Cam. Trovo che siano i più ironici ed esilaranti.
La comicità nella famiglia di Claire e Phil viene retta principalmente da quest’ultimo e da suo figlio Luke, gli altri più che altro commettono piccole gaffe, Claire è la più rigida e Haley, la maggior parte delle volte, appare come senza cervello; mentre nella famiglia di Jay non ci trovo nulla di particolarmente divertente, anche qui qualche gaffe ma nulla di esilarante o degno di nota, infatti non li amo particolarmente.
Ogni personaggio ha il suo carattere ben preciso e delineato e, con l’avanzare della serie, questo si sviluppa e matura in linea con l’età dello stesso.
Ci sono diverse incongruenze, non tanto nella trama, quanto in alcuni dialoghi: non si capisce bene quale sia la versione corretta di quando Jay e Gloria si sono incontrati e lo stesso vale per Claire e Phil, alcune volte viene sottolineato che Phil abbia pregato Claire di sposarlo, altre volte che era stato incapace di lasciarla e alla fine l’ha dovuta sposare. Non precludono la godibilità della serie ma ogni tanto sembra che i dialoghi vengano lasciati al caso.
A mio parere le migliori sono le prime tre stagioni, infatti riguardo gli episodi molto volentieri. Le successive restano comunque gradevoli ma hanno perso un po’ di quel qualcosa in più che rendeva le precedenti brillant. C’è da dire che otto stagioni sono parecchie ed, alla lunga, cominciano a risultare monotone, a meno di introdurre elementi davvero nuovi o inaspettati ed il bello di questa serie è proprio il fatto che segue le vite dei protagonisti come se facessero parte di vere famiglie.
E’ molto facile rivedere nella serie i propri parenti, noi stessi o situazioni realmente vissute in famiglia. E’ una serie che consiglio sicuramente; è adatta a tutti, divertente ma che presenta anche momenti di riflessione.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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