Andata e ritorno: Palermo - Aldilà
Il film di Luchetti è ispirato ai due volumi “Momenti di trascurabile felicità” e il suo sequel “Momenti di trascurabile infelicità” dello scrittore Francesco Piccolo che ne ha curato la sceneggiatura.
Il racconto sembra una storia leggera, ma si rivela a poco a poco più profondo e pieno di significato: il protagonista è Paolo, interpretato ottimamente da Pif, pseudonimo di Pierfrancesco Diliberto insieme ad una simpatica attrice cioè Thony.
Il film ha due sole location, da una parte la città di Palermo dove vive Paolo con la sua famiglia, una città che lui ama, e molto. Dall'altra abbiamo addirittura il Paradiso alle soglie del quale Paolo si trova per entrare, ma viene fermato essendo arrivato in anticipo rispetto al librone con le date delle morti.
Così, dopo un mortale incidente stradale, Paolo si trova di fronte al riconoscimento dell'errore di calcolo effettuato nell'ufficio del paradiso, per cui può tornare sulla Terra, ma solo per 92 minuti in più. Sposato e padre di due figli, Paolo cerca disperatamente di trascorrere i suoi ultimi momenti con la famiglia che aveva trascurato per troppo tempo, mentre rivede la sua vita, ripassandola minuto per minuto in cerca di un significato che stenta a trovare. La storia è un gioco ironico con la Morte stessa e lo scopo è di riconoscere le cose veramente importanti nella vita, cose spesso trascurate perchè date per sottintese e scontate.
Nonostante si trascini in alcuni punti e con una sceneggiatura che avrebbe potuto essere un po' migliorata, il messaggio del film è forte e chiaro. In parecchi punti il film è divertente (soprattutto in alcune scene con l'angelo che accompagna il protagonista sulla Terra), ma mai banale, con un'attenta esplorazione di momenti di normale felicità. 92 minuti sembrano una quantità insignificante di tempo, ma a volte è tutto ciò che serve per dare un significato a un'intera vita.
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