Opinione su Morgan De Sanctis: Portiere italiano molto affidabile.

Portiere italiano molto affidabile.

Morgan De Sanctis è un portiere italiano, attualmente militante nel club francese del Monaco, con il quale ha firmato un contratto di durata annuale.
Di origine abruzzese, si è formato calcisticamente nel Pescara, squadra con la quale ha anche disputato le prime tre stagioni da professionista, imponendosi come titolare nonostante non avesse raggiunto ancora la maggiore età.
La Juventus, colpita dalla precoce affermazione di Morgan, lo porta a Torino.
Con il club piemontese disputa due stagioni, esordendo anche in serie A e vincendo uno Scudetto nel 1998 (stagione durante la quale n on gioca nemmeno un minuto).
Il portiere abruzzese, però, vuole spazio, ha bisogno di sentirsi importante, così si trasferisce in Friuli, alla corte dell'Udinese, sempre pronta a dare fiducia e spazio ai giovani di talento.
Con l'Udinese rimane ben otto anni, conquistandosi non solo i galloni da titolare , ma facendosi notare anche come uno dei portieri più affidabili dell'intero panorama calcistico italiano.
Durante la sua permanenza friulana, trova anche la maglia azzurra della Nazionale, seppure in sole tre occasioni, essendo oscurato dalla stella del mitico Gianluigi Buffon.
Nel 2007, ormai trentenne e nel pieno della maturità calcistica, decide di provare l'esperienza internazionale.
Va prima in Spagna, al Siviglia, dove gioca poco e si deve accontentare del ruolo di secondo, e poi in Turchia, al Galatasaray.
Con quest'ultimo club ritrova la titolarità dei pali e vive una stagione da protagonista, seppure senza conseguire alcun titolo.
Sono, ormai, maturi i tempi del rientro in patria.
Ad accoglierlo è il Napoli di Roberto Donadoni, che dura pochissimo sulla panchina azzurra, e poi di Walter Mazzarri.
L'estremo difensore abruzzese trova a Napoli l'ambiente ideale per esprimersi al meglio.
Offre standard prestazionali elevati, confermandosi portiere di grandissima affidabilità, nonché carismatico e molto presente nella fase di organizzazione dell'assetto difensivo.
Grazie alle sue qualità umane, inoltre, diviene anche uno degli idoli della calda tifoseria partenopea.
Con la compagine campana rimane quattro stagioni, sempre con i gradi di titolare indiscusso, riconquistando anche un posto in nazionale, seppure ancora alle spalle dell'ingombrante Buffon.
Alla fine le sue presenze in Nazionale sono state solo sei e nessuna raccolta nella maggiori competizioni internazionali per nazioni.
Vince anche una Coppa Italia, primo trofeo dell'era De Laurentiis.
La sua esperienza alla falde del Vesuvio si conclude con l'avvento sulla panchina del Napoli del tecnico iberico Rafael Benitez, deciso ad internazionalizzare il Napoli.
Quest'ultimo, infatti, decide di affidare le chiavi della porta napoletana al navigato Pepe Reina, già suo portiere all'epoca del Liverpool.
De Sanctis, però, ha ancora energie da spendere ad alto livello.
Si trasferisce alla Roma e nelle prime due stagioni è un protagonista assoluto del club capitolino.
Nella terza stagione perde la titolarità della porta romanista a favore del più giovane portiere polacco Wojciech Szczesny e si accontenta del ruolo da secondo.
Alla soglia di quarant'anni non è ancora pronto all'abbandono dei terreni giochi e si rituffa all'estero.
Questa è la Francia la nazione d'approdo.
L'ambizioso Monaco lo porta in Ligue 1, fidando sulla sua grande esperienza ed essendo consapevole che anche come portiere di riserva può costituire un'importante garanzia.
Chiudiamo con qualche cenno di natura tecnica.
Portiere veloce in uscita, soprattutto quelle basse, ha anche un ottimo senso della posizione.
Non eccelle, invece, nella gestione del pallone con i piedi.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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