L'America scherza sull'URSS.
Questo film racconta la sera del 28 ferbbraio 1953, quando Stalin sente un concerto alla radio e richiede la registrazione di quel pezzo, ma non era prevista nessuna registrazione, così il direttore ordina di ripeterlo per paura di gravi ripercussioni. Solo Maria non vuole farlo, così viene convinta a suo di soldi e isnerisce un biglietto rivoluzionario nella registrazione.
Quando Stalin lo legge ride fino a svenire per terra preso da un ictus, cos' cominciai un conflitto tra i membri del comitato per la successione.
Seppur nel nuovo millennio a me lascia basito vedere gli Americani che fanno satira sull'URSS, anche perchè io già esistevo ai tempi della guerra fredda, sebbene fossi molto piccolo, mi fa una grande impressione eppure, qualche decennio dopo, gli americani possono fare ironia ( e soldi) sulla morte di Stalin.
Ne vien fuori una black comedy intrigante e divertente che scherza sul peggio della dittatura russa.
Il quadro che viene fatto di questi comunisti è impietoso, infatti vengono ridicolizzati all'estremo persino in ciò che gli avrebbe fatto più male gli ideali.
Nel film, infatti, non c'è nemmeno l'idea da parte di nessuno dei protagonisti di fare il bene comune, ma solo un gruppo di assassini, complottisti, falsi e, persino, idioti che con le loro mosse si tirano la zappa sui piedi.
Nessuno potrà mai sapere se la verità è così pesante perchè la storia viene racconta dai vincitori e i perdenti vengono ridicolizzati da essa, ma in un film tratto da un fumetto è il peggio di quanto si potesse immaginare per loro.
In ogni caso resta un buon film con ottimi interpreti.
Interessante.
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