Tarantino arriva in Russia.
Quando ho visto questo film ho pensato a quante volte ho visto film sui russi, ma mai un film fatto in Russia e, viste le recensioni positive, mi sono incuriosito.
Il protagonista è Matiev che si presenta a casa del padre della fidanzata con un martello nascosto dietro la schiena, pronto a ucciderlo perchè abusava di sua figlia.
Andrei è un rispettabile commissario di polizia e non si fa trovare impreparato.
Non è facile recensire questo film perchè sono risucito a cogliere la positività che ho letto nelle recensioni, soprattutto nella volontà del cinema russo di internozianalizzarsi e superare i propri confini, ma c'è anche da dire che questo film non mi è piaciuto. Troppo splatter, Troppo violento. Troppo ridicolo.
E' chiaro che il regista sia cresciuto a pane e Tarantino come me e risulta evidente il tenativo di emulazione del suo stile in una chiava tutta personale, ma sono tante le pecche, fra cui l'eccesso di flash-back che monopolizza buona parte del film. Troppo splatter che scade nel disgusto e nel ridicolo, grazie ad un sottofondo musicale che mostra tutta la sua tipica provenienza.
Alcuni del cast piuttosto scadenti, ma i protagonisti decenti.
Non so se consigliarlo, ma mi sembra che questa sia la tendenza del cinema moderno, una sorta di horror\splatter, quindi se siete fan del genere ve lo consiglio.
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