Opinione su Murata viva - Leila: Grido dall'inferno

Grido dall'inferno

27/01/2017

Vantaggi

Per riflettere e gridare No

Svantaggi

Rabbia e sofferenza se siete sensibili


Ancora oggi una donna può essere costretta al silenzio. Obbligata all'obbedienza cieca. Costretta con immane brutalità a sopportare umiliazioni fisiche e verbali che piegano le ginocchia e lo spirito. Tutto solo perché gli uomini, padri padroni, ed intoccabili comandano le loro vite. Queste donne da quando vengono al mondo, fino alla loro morte, sono pedine; semplici burattini che devono aspettare che i loro uomini diano i comandi da eseguire senza un se e senza un ma. Non possono pronunciare un no, prendere una decisione autonomamente, sentirsi donne, avere una dignità umana, sono trattate come oggetti, non hanno diritti. Vivere una vita così ti fa sognare solo di lasciare presto questo mondo, in fretta. Niente sei da viva, nulla sarai da morta, nessuna luce all'orizzonte, spente le emozioni, si corre verso il suicidio. Infatti Leila, la giovane marocchina di questa storia, vuole morire. Tenta il suicidio svariate volte, ma il destino le si accanisce contro e la morte non sopraggiunge. Leila è vissuta in Francia, ma di quel bel paese le è stato negato tutto. Il padre ha scelto il marito per lei. Un uomo mai visto ne conosciuto che è stata costretta a sposare dopo che gli ha dovuto preparare un thè obbligata da sua madre che l'ha svegliata nel cuore della notte. Tutte sogniamo l'incontro della vita, e l'esistenza di ciascuno di noi è fatta di innamoramenti, frequentazioni, amicizie che poi sfociano in affetto, quindi amore. Leila non ha potuto neanche provare cosa tutto ciò significa, per lei l'incontro e l'"innamoramento" si sono consumati in una manciata si minuti. La madre che frettolosamente entra in camera per svegliarla nel mezzo della notte. Corri che devi preparare un thè al tuo uomo, vestiti bene e trattalo da re. Tuo padre ha scelto questo uomo come tuo sposo. Vi rendete conto della crudeltà di questa scena, dell'angoscia che deve aver provato Leila, del senso di umiliazione e di annichilimento subito dalla ragazza? Una cosa sconvolgente, secondo me, più ci ripenso e più ho i brividi e mi sento assalire dalla rabbia. Credo che nessuna persona al mondo debba essere costretta da altri a prendere delle decisioni di vita. L'esistenza è sacra ed è preziosa ed ognuno deve poterne disporre a proprio giudizio, fino alla fine dei suoi giorni. Leila no, lei non può. Organizzano le nozze, si sposa con questo tizio, marito presunto. Lui la brutalizza, la picchia, la insulta, la usa. Per questo essere Leila è solo un pezzo di carne senza anima ne sentimenti che lui può decidere di usare e comandare. Leila così, oltre a non avere diritti sulla sua vita non ha più neanche diritti sul suo corpo, sulle sue membra. Rimane incinta e partorisce Ryad. Il figlio le da una forza immensa, incontrollabile, le da il riscatto che lei cercava ed aspirava. Basta tentare il suicidio, Leila si ribella e lotta gridando al mondo la sua storia, la sua sofferenza e tutto il suo vissuto perché quell'orrore finisca, perché cada l'impero maschilista, perché altre donne trovino la forza di dire no. Ma dire no in quella realtà equivale ad avere un cappio al collo che pian piano si stringe, infatti Leila ora rischia la vita. La vogliono morta. Questa sommariamente la trama, una storia terribile che non può lasciare indifferenti. Un grido dall'inferno che sconvolge e turba. Per me che sono molto sensibile un dolore cieco ed assordante, che muove le viscere e soffoca la mente di rabbia. Lo consiglio perché capire ed informarsi può darci la forza, come uomini e donne capaci di altruismo e comprensione, di lottare a fianco di Leila e di tutte le donne come lei per gridare NO a tutto questo meschino, viscido, insensato squallore. Lo consiglio vivamente.

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delfino

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Altre opinioni degli utenti su Murata viva - Leila

  • clary
    opinione inserita da clary il 27/07/2020
    È mezzanotte. Leila, giovane marocchina cresciuta in Francia, sta dormendo della piccola stanza che condivide insieme ai fratelli, quando la madre la sveglia. Le ordina di mettersi il suo vestito più ...
    Continua a leggere >
    Consigliato a chi ha letto... A chi si chiede come sia la vita (a volte) di quelli che ci vivono accanto
    personalmente non trovati
  • fb-656
    opinione inserita da Silvia Bollini il 27/07/2020
    Accadono ancora cose simili nel nostro tempo? Questa la domanda che spontaneamente è nata e si è sempre più affermata nella mia mente pagina dopo pagina durante la lettura di questo toccante libro. Ho...
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    100%
    La sua straordinaria caparbietà e voglia di vivere la porteranno a vincere la sua battaglia. E alla fine anche a ritrovare, per la prima volta nella sua vita, la propria famiglia di origine. Ma il prezzo da pagare è stato molto molto caro. E in fondo la sua famiglia non ha poi tutte le colpe perché vittima a sua volta delle tradizioni magrebine.
    non per tutti a volte molto crudo
  • zafferano
    opinione inserita da zafferano il 26/03/2017
    Sin dalle prime pagine mi sembrava un libro inventato, poichè il racconto sembrava tendere verso una favola ; ma dopo un pò ho incominciato ad assaporare la storia vera di una ragazza, la quale è stat...
    Continua a leggere >
    100%
    stile e storia
    trascurabili
  • fb-babigreco90
    opinione inserita da Barbara Greco il 08/04/2014
    Leila è una ragazza che racconta la storia delle sue origini, una bambina che deve crescere in fretta per sfuggire ai soprusi degli uomini della famiglia e che solo grazie al figlio riesce ad opporsi ...
    Continua a leggere >
    Commovente E Appassionante
    Non Adatto A Chi è Troppo Sensibile
  • scarabattolino
    opinione inserita da scarabattolino il 13/01/2014
    Molto triste questo libro, davvero raccapricciante ! Leila viene promessa sposa ad un uomo che i suoi genitori hanno scelto per lei così come si usa in Marocco e leila che vive in Francia insieme alla...
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    Conoscitivo
    No