Museo da visitare
Quando ci si reca in visita a Monterchi come ho fatto io ieri con il mio amico, c'è una tappa d'obbligo in questo borgo, vale a dire il noto museo delle bilance che si trova a ridosso del centro storico cittadino. Fino a non molto tempo fa, per vedere questo museo a prezzo scontato era sufficiente presentare l'apposito biglietto chiamato Valtiberina pass, che ci aveva consentito ai tempi di poter entrare a visitare i musei delle vicine Anghiari e Sansepolcro lo scorso anno. Da qualche mese a questa parte, pur esibendolo, l'addetta del museo delle bilance ci ha detto che non era più valido e che quindi si sarebbe pagato il biglietto intero.
Il biglietto lo abbiamo pagato 6,50 euro e lo stesso comunque avrebbe compreso anche il vicinissimo museo della Madonna del Parto dedicato all'artista Piero della Francesca. All'ingresso del museo stesso è possibile ritirare tutti i depliant inerenti la cittadina di Monterchi ed in più tutte le varie guide riguardanti la Valtiberina, il territorio dove si trova questo borgo, pur essendo a relativa distanza dal corso del fiume Tevere che passa per i comuni di Città di Castello e Sansepolcro. La visita di questo museo si disloca in due piani, vale a dire il piano terra e quindi il piano superiore.
Per ragioni di opportunità abbiamo deciso di iniziare la visita dal piano superiore, anche perché quest'ultimo risulta avere più stanze rispetto a quello inferiore. Il complesso è stato istituito grazie all'interessamento di Velio Ortolani, il quale ha deciso di mettere a disposizione una cospicua parte della sua collezione di bilance, essendo per l'appunto un vero e proprio collezionista. Lui cominciò questo tipo di collezione a partire dagli anni Sessanta. Detta collezione si può considerare senza dubbio fra le più importanti in assoluto del paese ed anche dell'intero continente europeo. All'interno del museo, si può dunque beneficiare di un vero e proprio percorso didattico guidato con ottime descrizioni.
Sia io che il mio amico abbiamo osservato con attenzione ciascuna bilancia, debbo dire che dal punto di vista estetico sono spettacolari e catturano senza dubbio l'interesse del visitatore. Dette bilance permettono anche di conoscere molto bene da vicino quelli che erano un tempo gli antichi mestieri e poi anche l'origine di questi strumenti che come è noto a tutti servivano per pesare, sostituiti poi da dispositivi più moderni. E' stato un po' come tornare indietro nel tempo, anzi nei millenni e le relative guide cartacee e su internet spiegano in maniera molto dettagliata il valore di questo museo che va visitato con molta attenzione.
Il museo nel complesso mi è molto piaciuto, è un fiore all'occhiello per la cittadina di Monterchi ed è sicuramente fra i più importanti non soltanto della Valtiberina, ma anche dell'intera Toscana. A piedi ci si arriva bene, a tal proposito abbiamo parcheggiato l'auto a poca distanza, lungo la strada di salita del centro storico, trovando un posto di fortuna. Usciti da questo museo, ci siamo subito diretti presso la Madonna del Parto di Piero della Francesca, distante al massimo cento metri e sita nelle vicinanze del ristorante Senza Tempo dove abbiamo poi consumato il pranzo. Il giudizio da parte mia sul museo delle bilance è ampiamente positivo e non posso che consigliarlo a tutti, è pur sempre un pezzo di storia.
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