Un bel viaggio tra napoletani doc e in una Napoli di cui andar fieri.
Oggi come oggi attaccare Napoli e i suoi cittadini è diventato una sorta di sport nazionale, nel quale ognuno si sente autorizzato a sputare veleno e a sentenziare taglienti accuse.
Molti degli stessi partenopei assecondano tale visione aberrante della città e di loro stessi.
Altri, fortunatamente, dotati di un certo spesso culturale e che hanno studiato e conosciuto questa città nel profondo si distaccano da questa avvilente posizione.
Vittorio Paliotti, giornalista e scrittore apprezzato, con il suo "Napoletani si nasceva" ci illustra un gustoso viaggio nella Napoli inizio Novecento e non solo.
Ci presenta personaggi talentuosi che hanno fatto la fortuna di loro concittadini, pur magari non assurgendo al ruolo di protagonista.
Certo il testo si apre con una figura monumentale quale quella del luminare Antonio Cardarelli, ma prosegue poi con personaggi come Raffaele Chiurazzi e Salvatore Ragosta, che nonostante le loro indubbie doti, non sono assurti all'onore delle prime pagine.
Ancora trovano spazio la valente penna di Peppino Marotta e la grandissima Tina Pica.
Insomma, una carrellata di grandi napoletani, più o meno famosi, espressione della grandezza, anche sobria e discreta, di cui può essere capace questa città.
Il testo, però, non si esaurisce in una serie di stringate biografie, ma offre anche esempi di primati raggiunti da questa città, nel campo dell'editoria e dell'industria.
Una risposta chiara e documentata a chi offende quotidianamente la mia terra, nonché una piacevolissima lettura ricca di sfiziosi aneddoti.
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