Narcos Mexico
Vantaggi
trama sviluppo personaggi
Svantaggi
non sottotilolata nei dialoghi in spagnolo
Progettata inizialmente come quarta stagione di Narcos, vista la defezione del protagonista che interpretava l'agente della DEA Peña, si è deciso per renderla uno spin-off della serie originale, con un cast totalmente nuovo composto essenzialmente da Michael Peña che interpreta l'agente della DEA Kiki Camarena e da Diego Luna nei panni del villain, il narcotrafficante messicano Felix Gallardo e narra dell' impegno del primo nel tentativo di smantellare il Cartello di Guadalajara comandato proprio da Gallardo. Come per la serie madre, anche questa è tratta da fatti reali e si articola su 10 episodi. Anche questa serie, modificata nelle ambientazioni e nei protagonisti, si è rivelata avvincente come le precedenti e molto curata nei particolari, con la caratteristica voce fuori campo che all' inizio degli episodi spiega brevemente il contesto in cui si svolgeranno gli eventi narrati. Sinceramente non era facile ripetersi in una impresa del genere, ma gli autori non hanno deluso le mie aspettative. L'unico neo che devo appuntare, ma non ha nulla a che vedere con la produzione o la serie in se, ma è più una critica verso il canale che lo ha trasmesso, cioè Netflix italia, è che a differenza della serie originale, mancano i sottotitoli nei dialoghi in spagnolo che sono preponderanti nella narrazione. Purtroppo a mio avviso fa perdere qualche sfumatura ai personaggi e rende difficoltoso seguire l'evolversi dei fatti nei particolari. Peccato perchè secondo me la serie merita davvero e nonostante questo, se è piaciuta Narcos, sicuramente la consiglio.
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