Come autoguarirsi con ironia
Eccoci arrivati all’ultimo film di questo terzo appuntamento con il ciclo di pellicole Purché finisca bene, anche quest’anno si è trattato di commedie leggere, storie da romanzo rosa con un bel messaggio di fondo da condividere. La protagonista di questa terza storia è Camilla, interpretata da Carolina Crescentini, un’attrice che mi piace molto, soprattutto perché è rimasta sempre fedele a se stessa, senza mai omologarsi e non prendendosi mai sul serio, occhiaie comprese. Camilla è una donna con un buon lavoro una famiglia che la ama ma anche con un problema che fa allontanare tutti gli uomini da lei, è ipocondriaca a livello patologico. Il tutto è successo anni prima quando il fidanzato la lasciò dicendo di avere problemi di salute. Da allora non fa altro che avere sintomi e malattie tra le più improbabili. Un giorno però in concomitanza con un matrimonio da organizzare qualcosa nella sua salute veramente non va. La giovane donna si ritroverà al centro di una crisi, dovuta a un matrimonio ostacolato da ecoterroristi, e deciderà di riprendere in mano la sua vita non avendo niente da perdere. Il tutto con l’aiuto della controparte amorosa e questa volta anche guardia del corpo Ettore. Film molto self confident, lo consiglio, da recuperare su Rai Play.
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