Un film che vedrei all'infinito
Vantaggi
Film appassionante, commovente, attori fantastici
Dopo aver letto il libro "Non ti muovere" di Margaret Mazzantini, aspettavo con ansia il film. Come al solito, mi capita di apprezzare più il testo che le scene anche se devo dire, che Sergio Castellitto e Penelope Cruz, hanno rappresentato eccellentemente i personaggi del libro. Timoteo, chirurgo in ospedale, non vuole operare la figlia che ha avuto un grave incidente in motorino e lascia il compito ad un suo collega. Durante l'operazione aspetta piangendo fuori la sala operatoria dopo aver contattato la moglie Elsa (Claudia Gerini) che è fuori per lavoro. Immagina, durante queste ore tremende, di raccontare a sua figlia quello che è successo prima della sua nascita quando si trovò con l'auto in panne in una borgata romana dove c'era solo un bar dove potè bere un bicchiere di Vodka, l'unica cosa fresca che il gestore aveva a disposizione. Dovendo effettuare una telefonata, si fa accompagnare a casa da una ragazza albanese, Italia, che abita in una specie di stamberga in un palazzo in costruzione. Qui, ubriaco, la violenta. Il giorno dopo, preso dai rimorsi, torna sul posto per chiederle scusa ma la violenza si ripete. Italia è abituata alle violenze avendone subite anche dal padre in giovane età. A poco a poco Timoteo capisce che si sta innamorando seriamente di questa donna dalle umili origini e del tutto diversa dalla moglie facente parte dell'alta borghesia. Italia rimane incinta e Timoteo le consiglia di abortire, specialmente in merito al fatto che ha saputo che anche sua moglie aspetta un bambino. Timoteo cerca di evitare di vedere Italia ma dopo qualche giorno torna a casa sua perchè ha tutte le intenzioni di lasciare la moglie, avendo capito di essere follemente innamorato. Italia gli confessa di aver abortito rivolgendosi alle zingare e Timoteo quasi impazzisce. Intanto, l'abitazione di Italia deve essere buttata a terra e lei decide di tornare in Molise, suo paese d'origine. Timoteo l'accompagna ma nel viaggio Italia comincia ad avere una copiosa emorragia dovuta all'aborto fatto male. Timoteo non trova un ospedale che possa aiutare la donna ma solo un piccolo presidio ospedaliero dove manca di tutto, compreso il medico chirurgo. E' lui che urlando come un forsennato, fa capire a tutti che effettuerà egli stesso l'operazione ma Italia è gravissima e muore dopo essersi svegliata dall'intervento. Timoteo distrutto dal dolore, provvede a chiamare le pompe funebri e a far seppellire la donna nel piccolo cimitero del paese. La bara è stata appena chiusa quando viene ritrovata la scarpa rossa persa durante la corsa. Gli operatori non vogliono riaprire la bara e la scarpa non viene introdotta al suo interno. Nel momento in cui l'infermiera corre a dire a Timoteo che la figlia è fuori pericolo, lui si affaccia alla finestra e vede Italia seduta sotto la pioggia con le sue scarpe rosse. Mentre cerca di focalizzare l'immagine, vede solo la scarpa rossa sulla sedia. Il film è commovente, bellissimo, ci si immedesima e i protagonisti sono straordinari. Consiglio a chi non lo ha già fatto di vederlo perchè lascia un ricordo indelebile.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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