Un thirller psicologico malriuscito
Jeanne è una scrittrice sotto stress per il suo nuovo libro che comincia a notre cambiamenti all'interno della sua casa, come mobili o tavoli spostati.
Le cose peggiorano quando li nota anche nei visi di marito e figli che fanno anche strani gesti involontari; così lei nota una foto di una donna italiana a casa della madre e decide d'indagare, mentre la situazione precipita e anche il suo corpo comincia a mutare.
La regista De Van ha deciso di puntare troppo in alto nella realizzazione di questo film, cosa da ammirare, ma il risultato è tutt'altro che positivo.
Il mistero di questo thriller psicologico viene esarcebato con musiche troppo forti ed effetti scenici che, forse, vorrebbero mettere fuori strada lo spettatore dalla verità, una verità abbastanza semplice che s'intuisce fin da subito.
D'altro canto i bubboni e le deformazioni corporee della protagonista non vengono speigate e servono solo per stupire lo spettatore e, in parte, fallo deragliare dall'idea principale, infatti io e mia moglie lo avevamo intuito dall'inizio il problema, ma questi eccessi e tutte questi cambiamenti ci avevano un pò confuso, alla fine la realtà è molto più semplice.
La regista ha voluto strafare tirando fuori tentativi kafkiani e atmosfere che si rifanno a d Hichcook, ma con risultati comici.
Io credo che il più grande sbglio sia stato portare la storia così alle lunghe con un minutaggio davvero eccessivo che, perlomeno, avrebbe meritato un ulteriore colpo di scena che non arriva mai.
Perlomeno ci si consola con le splendide protagoniste e una Marceau straordinaria anche a livello recitativo.
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