La città di Norcia
Sono stato più volte per motivi di lavoro, un lavoro temporaneo che si è concluso la scorsa settimana, nella città di Norcia, che si trova nel sud est dell'Umbria ad un centinaio di chilometri da Perugia che il capoluogo di regione. Come ben si sa, questa città fu duramente colpita dal terremoto del 2016, che ne devastò buona parte del centro storico, includendo la basilica di San Benedetto, il patrono di Europa. Detta basilica è stata da sempre il simbolo non solo di Norcia, ma anche uno dei simboli di Perugia. Dico queste cose con grande dispiacere, perché sono stato a Norcia sia negli anni 90 che negli anni 2000, due volte ed ho dei bei ricordi a riguardo.
Norcia è celebre per le norcinerie, tipiche botteghe che si trovano all'interno del centro storico dove si possono comprare dei prodotti tipici, tuttora sono attive, per cercare di invogliare i turisti comunque a transitare da queste parti, specie se sono in transito provenendo dalla città di Ascoli Piceno che da qui non è poi così lontana, oppure se ci si devono recare, visto che ci si arriva attraverso la strada delle Tre Valli Umbre che collega di fatto Norcia al resto dell'Umbria ed anche a tutto il resto del centro Italia. Mi ha fatto un certo effetto passeggiare all'interno del centro storico e vedere diversi edifici crollati fra cui appunto la nota basilica di San Benedetto.
La città è al centro di un'immensa vallata circondata dalle montagne, in questo caso i monti Sibillini che di fatto segnano il confine con le Marche e della cui catena fa parte anche il monte Vettore che si trova più verso la non troppo lontana Castelluccio, danneggiata anch'essa dal terremoto e che è una frazione di Norcia dove si trova il noto Pian Grande che tutti gli anni a primavera fiorisce garantendo un bello spettacolo a tutti coloro che vi si soffermano ad ammirarlo. Venire a Norcia dunque, almeno prima del terremoto, rappresentava una delle tante obbligate in un tour dell'Umbria per poter degustare i prodotti del luogo, come il noto tartufo.
Proprio il tartufo di Norcia rappresenta senza dubbio un fiore all'occhiello per tutti coloro che vogliano provare un prodotto tipico della regione, soprattutto nei ristoranti del territorio di Norcia. Ricordo che anni fa proprio da queste parti lo provai detto tartufo e mi potei rendere conto di quanto avesse un sapore davvero eccezionale, rendendo le relative pietanze che ne prevedono l'uso davvero invitanti. Ho parlato un po' con la gente del posto e posso dire che hanno riferito come la ricostruzione sia un po' lenta e che per far tornare Norcia quella di un tempo ci vorranno diversi anni, tutto ciò mi lascia veramente molta amarezza.
Ciò che spero è che la ricostruzione di Norcia avvenga in tempi ragionevoli, perché qui deve tornare il turismo che c'era una volta, in quanto tutto ciò creerebbe anche dei posti di lavoro ed anche l'economia umbra tornerebbe a salire. Il paesaggio da queste parti è veramente stupendo e suggestivo, tenuto conto che assieme a Norcia in un giorno si può anche visitare la vicina Cascia che è a circa venti minuti di auto e che è la patria di Santa Rita. Il giudizio nel complesso di questa opinione è medio per via del terremoto, se avessi recensito in altri tempi la città di Norcia per me sarebbe stato il massimo, comunque auspico che il posto possa diventare come un tempo, perché è un luogo veramente spettacolare e lontano dal caos delle grandi città.
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