Più convincente del secondo film
Questo è il terzo capitolo della serie Notte al museo, dopo anni che è uscito l'ho finalmente visto.
Il secondo capitolo l'avevo trovato mediocre, con un mix delle scene "spettacolo" del primo in una storia che deviava in una sorta di battaglia contro un ostico villain...
In questo finale di trilogia, si lascia lo spazio a un pò più di riflessioni filosofiche sul concetto di realtà e sul senso della vita (sforzandomi di visualizzare il tema "profondo" in un film palesemente per l'intrattenimento), ma per il resto è ambientato in un nuovo museo, con nuovi personaggi fantasy, sopratutto di ispirazione mitologica orientale.
Complessivamente, dato che ha i toni di un "capitolo finale", l'ho comunque preferito al precedente... Compare di nuovo, (con pure un inedito e improbabile balletto e in un ruolo abbastanza marginale) Dick Van Dyke, per altro.
Insomma, come avevo scritto anche per il secondo film, è una sequel forzato, con i contenuti "di successo" del primo film. Quando scrivo questo penso pure ai toni di compatriata di personaggi che ormai sono famigliari per il pubblico. Attila nel primo film era piuttosto una macchietta che ci poteva stare, ora ormai è un personaggio fisso e piuttosto prevedibile, senza parlare del fricchettone Faraone o le 2 improbabili e amiche cowboy e il centurione romano. Ho preferito questo ultimo capitolo rispetto al precedente. Nulla da dire riguardo alla realizzazione degli effetti speciali, ormai siamo abituati dal standard alto del cinema americano...
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