Makkox si racconta
Credo che guardando una sua foto, tutti conoscano Makkox: faccia rotonda coperta da barba brizzolata, cappelli altrettanto brizzolati leggermente lunghi e non molto pettinati, grossi occhiali, accento romanesco, uno dei presentatori più apprezzati di Propaganda Live, trasmesso su La7.
Ma Makkox (pseudonimo di Marco Dambrosio, nato a Formia, classe 1965) è molto di più: grande fumettista, disegnatore, vignettista, autore televisivo, ora anche scrittore. Infatti, è appena uscito sul mercato col suo libro “Nuove Mappe del paradiso – una Autobiografia Ucronica”: scritto “in prosa” con l'aiuto del giornalista Nicola Marenzi, ma arricchito da fumetti inediti alla fine di ogni capitolo e da vignette sparse, pagine 240 in bianco e nero, edito dalla casa Editrice People, sia in edizione digitale che cartacea, al prezzo di 19,50 €.
In questo libro autobiografico, l'autore ripercorre le strade che lo portarono da Marco a Makkox: da sempre i fumetti e di conseguenza il disegno erano stati la sua passione. Disegnava ovunque e su qualsiasi pezzo di carta, ma mai avrebbe pensato di farne la sua professione. Si dedicò ad essa quando sui 40 anni, ormai affermato pubblicista, cominciò ad avere del tempo libero per la sua vera passione. Insomma Makkox si racconta, dal passato al presente per abbozzare addirittura la sua idea di futuro. Gli eroi della sua infanzia erano stati Diabolik, Tex Willer, Alan Ford.
Tra gli argomenti che affronta c'è anche quello dei soldi che considera semplicemente il mezzo necessario per poter vivere e fare le cose che piacciono, aggiungendo che si sente destinato a morire povero. I soldi gli permettono di avere il tempo (per lui la cosa più importante) di fare ciò che adora, in primis viaggiare perchè i ricordi sono l'unica cosa che rimane dentro e ti aiuta a vincere i momenti bui della vita.
Un altro punto che tratta nel libro è la differenza tra “disegnare moneta” e “disegnare per sfizio”: il primo modo significa disegnare su commissione e lui non si vergogna affatto di farlo, perchè il suo è un lavoro, un lavoro in cui si vende il risultato, non certo la propria anima.
Il secondo modo di disegnare è quello che si fa per piacere, per sfizio personale senza nessun tipo di dovere o di contratto, quello che lo fa davvero divertire.
Parlando di lavoro, Malkkox ricorda tutti i problemi dell'Italia di oggi, pensando a quelli che, come i suoi stessi familiari hanno scelto l'estero: secondo lui, ai giovani conviene seguire i propri desideri e cercare di fare quello che piace, dando spazio al proprio talento in qualunque settore o angolo esso sia nascosto. Solo così la società potrà essere più felice. Riconosce tutti i problemi dell'Italia di oggi, il declino dagli anni '80 quando italianità era sinonimo solo di alta qualità, precisione e impegno: d'altra parte, le prime critiche sono partite da noi stessi per cui in realtà ci siamo autosabotati, diventando pure molto permalosi e non inclini ad accettare critiche o suggerimenti.
Insomma un racconto da leggere con piacere, una vita eclettica trascorsa tra mille esperienze fino all'oggi con fumetti e televisione.
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