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2 Opinioni per Old Boys - Samuele Fabbrizzi
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  • kira1992
    Recensione del mio compagno!
    opinione inserita da kira1992 il 10/06/2020
    Red Lick, Texas. Boe è un veterano del Vietnam che, a ridosso dei settant’anni, passa le giornate a ricordare con nostalgia i tempi andati, autocommiserandosi e maledicendo i dolori della vecchiaia. Vedovo e ormai in pensione, combatte la depressione a colpi di bourbon in compagnia di Larry, Nelson, Mal e Yang, ex compagni di reggimento con più acciacchi che medaglie al valore. Certi di aver appeso l’uniforme al chiodo, gli Old Boys si trovano tuttavia costretti a fare di nuovo squadra quando la nipote di Larry sparisce nel nulla. Le indagini approssimative condotte dallo sceriffo li portano al bosco di Red Lick. Saranno gli ultimi momenti di umanità prima di essere retrocessi a carne da macello. Ciò che li attende nel sottosuolo della cittadina è infatti un mattatoio gestito da esseri antropomorfi dove l’animale è padrone e l’uomo schiavo. Un posto oscuro in cui predominano torture e gemiti di dolore. Un Inferno che metterà a dura prova la forza interiore degli Old Boys fino a dividerli.
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    Certi di aver appeso l’uniforme al chiodo, gli Old Boys si trovano tuttavia costretti a fare di nuovo squadra quando la nipote di Larry sparisce nel nulla.
    a volte molto crudo
  • chiarlie96
    Esseri antropomorfi e deliri infernali
    opinione inserita da chiarlie96 il 19/12/2019
    Incuriosita dalla trama, ho deciso di leggere questo libro e inizio subito dicendo che è una storia cruda, fredda, che racconta una verità che vi farà gelare il sangue, che vi farà capire quanto l'uomo sia il vero mostro. Gli Old Boys, un gruppo di veterani in pensione, devono affrontare la scomparsa della nipote dell'amico Larry, e le indagini li portano nella foresta di Red Lick. Sarà qui che entreranno in un mondo di orrori, in cui l'essere umano è diventato semplice bestiame, carne da macello, di esseri metà uomini e metà animali. Un libro pesante, che non va letto a cuor leggero, assolutamente sconsigliato ai deboli di stomaco o per chi è troppo sensibile. L'autore denuncia con queste pagine il sopruso dell'uomo sugli animali, il modo in cui vengono trattati nelle fabbriche; spinge il lettore a immedesimarsi in quegli stessi animali, tanto da far venire voglia di diventare vegani. Pervaso da un cupo sarcasmo,cruento e delirante, è un libro difficile da mandare giù, che non vi piacerà solo perchè descrive proprio la macabra realtà. Vi costringerà a riflettere su scomode verità e rimarrà a torturare la vostra mente per giorni, come un tarlo fastidioso.
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    L'autore ha avuto il coraggio di mostrare la cruda realtà
    Non è adatto per lettori troppo sensibili