Oliver il gatto bilingue
Vantaggi
una favola del buonumore
Dopo una serie di gialli davvero intriganti e alcuni libri drammatici, ho deciso di leggere un libro di cui ho letto recensioni positive e che ho scelto proprio perchè ha come protagonista un gatto, che col cane è il mio animale preferito. Il racconto è praticamente una favola, una splendida favola che è ambientata in un paesino inglese alle porte di Londra e chi racconta è proprio Oliver, il gatto che si rivolge non a noi, ma ad un gattino di nome Charlie cui fa da educatore. La storia comincia con un guaio: Oliver si sveglia nella notte e vede tutto pieno di fumo, capisce che nel pub dove abita c’è un incendio e si precipita a svegliare George, il suo umano che così si salva. Oliver fugge lontano e così cominciano le sue avventure: scampa all’assalto di una volpe grazie ad un passante e viene ospitato nella sua casa e poi anche in quella dei vicini. Da lì comincia la sua nuova vita in attesa che George ritorni alla fine della ricostruzione del pub, ma Oliver si dà da fare e cerca di aiutare gli umani che lo circondano e che non hanno mai imparato a parlare il gattese, mentre i gatti nascono già bilingui e sanno la lingua degli umani. Una storia intensa che ritrae come in un affresco il villaggio inglese coi suoi rapporti tipici, le riunioni per il tè, le raccolte e le vendite di beneficenza, i pranzi insieme alla vigilia delle grandi feste… un tuffo nella bontà e nel buonumore… da leggere dai 4 (grazie a qualcuno) ai 100 e oltre.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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