E dopo Wallace... c'è Robert Bruce!
Questo film si propone di essere una sorta di sequel degli eventi che avvennero dopo Bravehearth.
Il protagonista è Bruce Robert che, ancora ragazzo, vede suo padre che si arrende al re d'inghilterra, ma alla sua morte e, dopo il brutale assassinio di Wallace, si proclama re degli scozzesi e vuole continuare la sua battaglia.
Edoardo I, re d'inghilterra, lo dichiara fuorilegge e diventa l'obbiettivo di Douglas, suo rivale scozzese di sempre, del principe del Galles e non riesce a trovare l'appoggio degli altri nobili scozzesi.
E così comincia una feroce battaglia seguendo gli ideali di Wallace, per gli Scozzesi.
Il regista Mckenzie non si risparmia nel raccontare questo pezzo della storia inglese realizzando un'opera dal minutaggio importante che, a suo dire, dovrebbe essera anche molto più lunga, ma il montaggio cinematografico tende a intrattenere il pubblico. E risulta evidente che nei suoi tagli hanno prevalso le scene di battaglia, caotiche, violente, sanguinolente, proprio come piace al pubblico di questo genere storico.
I personaggi sono realistici grazie ad un sapiente utilizzo dei giusti scenari e dei costumi appropriati.
Ho apprezzato le scene in cui questo nugulo di fautori della liberazione della Scozia si spostava negli spelndidi scenari della verde Scozia, un pò meno l'eccesso di battaglie e di violenza, ma fa parte del gioco e se non volete vederle dovete cambiare genere.
Il Bruce di Chris Pine potrebbe sembrare meno esaltante di Wallace, ma è più vero, più umano e anche il suo discorso lo è come tutto il film... e, probabilmente proprio per questa sua aderenza alla realtà non avrà lo stesso successo di Braveheart. Al cinema la gloria va a chi fa più intrattenimento.
Lo consiglio agli amanti dei film medievali pieni di battaglie e sangue e ideali.
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