Opinione su Paolo Di Canio: Un grande giocatore

Un grande giocatore

19/01/2017

Vantaggi

forte, trascinatore, grande tecnica

Svantaggi

nessuno


Paolo Di Canio è stato un grande giocatore e se avesse avuto un carattere un pochino più conciliante sarebbe stato un campione universale, uno che avrebbe potuto segnare un'epoca in modo indelebile perchè, a livello squisitamente tecnico non è assolutamente inferiore a nessuno a mio modestissimo parere.

Secondo me è uno scandalo che non sia mai stato preso in considerazione per la Nazionale, infatti avrebbe meritato almeno una chance ma, all' epoca, Trapattoni non lo chiamò mai forse per via di alcuni dissapori che ebbero ai tempi della Juventus quando, Di Canio, era un giovane talento molto genio ma anche tanta sregolatezza. Se penso a coloro che vengono chiamati oggi, magari dopo appena una manciata di presenze in serie A o dopo un paio di reti mi viene il nervoso a pensare che Di Canio abbia indossato solo in 9 occasioni la maglia della Nazionale giovanile Under 21.

A me è sempre piaciuto perchè l'ho sempre visto come un trascinatore sia per i tifosi che per i compagni, era il classico giocatore di temperamento che sapeva dare il meglio di sè nei momenti caldi dei match che, spesso, risolveva con le suo giocate di classe con gol o assist al bacio.
Strepitoso è un suo gol fatto quando giocava con il West Ham con un destro al volo, in sforbiciata in avanti.
Mi ricordo anche un gol bellissimo contro il Manchester United ed uno, quando militava nel Napoli di Marcello Lippi, con cui sconfisse il Milan.

Fu un gol leggendario, mise a sedere Baresi e Panucci ed infilò Sebastiano Rossi sul suo palo con un tiro violento e preciso.
In seguito ha giocato con il Milan dove ha vinto ma senza mai essere considerato titolare fisso da Fabio Capello.
In Scozia, nei Celtic, è stato eletto giocatore dell'anno ed in Inghilterra ha dato il massimo con il West Ham ma anche con lo Sheffied.
Proprio con lo Sheffiel venne squalificato a lungo per un spinta all' arbitro che gli attirò numerose critiche.
Critiche che però si dissolsero quando, con gli Hammers, vinse il premio Fair Play fermando il gioco anzichè fare gol a porta vuota poichè il portiere era a terra infortunato.
Però Di Canio è stato ed è ancora oggi un'icona della Lazio, la sua prima squadra e quella per cui fa anche il tifo.
Proprio con la maglia celeste fece, appena maggiorenne, un gol decisivo in un derby esultando sotto la curva dei romanisti, cosa che dopo 15 anni fece di nuovo facendo impazzire di gioia i suoi tifosi.

In carriera ha fatto tanti gol pur non essendo una punta ma più un trequartista o un'ala, molti di questi sono autentiche perle di bellezza.
Di Canio, secondo me, è una specie di antieroe per eccellenza, amato dai suoi tifosi ed odiato da quello delle squadre rivali e che non ha mai fatto nulla per farsi benvolere dai "nemici" sportivi.
Di lui ho sempre ammirato la schiettezza, il coraggio, la tecnica squisita, il tiro preciso ed il grande carattere.
Oggi fa il commentatore televisivo per Sky e, in passato, ha scritto due ottimi libri che ho letto con piacere.

Per me è stato un giocatore sottovalutato.


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briciola

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