Opinione su Papà Gambalunga - Jean Webster: Papà Gambalunga

Papà Gambalunga

06/07/2017

Vantaggi

tanta curiosità

Svantaggi

nessuno


Questo romanzo, letto parecchi anni fa, mi è proprio piaciuto anche per la trama in quanto c'è stato il periodo in cui adoravo le storie di orfani e orfanelli che avevano una vita dura con cui riuscivano a superare tutte le difficoltà.
Qui la protagonista indiscussa è una bambina di nome Jerusha Abbot trovata in fasce abbandonata e mi aveva colpito molto come le era stato dato il nome: Abbot preso a caso dalla prima pagina di un elenco telefonico e Jerusha da una tomba!
Comunque, la bambina vive in questo orfanotrofio e all'arrivo dei 18 anni, sembra che l'unico destino che l'aspetti, sia quello di passare da orfana a istitutrice interna. Poi ecco la svolta: uno dei membri del Consiglio (che vuole rimanere anonimo) decide di puntare su di lei e offrirle la possibilità di andare all'Università visto quanto la ragazza sia abile nello scrivere. Lei è tutta contenta e come unica condizione, deve scrivere a questo signore ogni tanto come vanno gli studi. Cosa sa di lui? Esattamente nulla, salvo di averlo visto mentre se ne andava via o meglio di aver visto la sua lunga ombra proiettata dai fari della sua auto. Da qui il nome: Papà Gambalunga...
Consigliatissimo.

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little51

  • trama
  • ambientazione
  • personaggi
  • sviluppo
  • adatto a tutti
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Altre opinioni degli utenti su Papà Gambalunga - Jean Webster

  • margherita123
    opinione inserita da Margherita123 il 22/10/2019
    Di "Papà Gambalunga" ricordo abbastanza bene il cartone animato andato in onda quand'ero bambina. Purtroppo all'epoca non ero un'assidua lettrice tanto che molti classici per ragazzi li sto recuperand...
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    molto bello
    non leggerlo
  • lolaconiglio
    opinione inserita da lolaconiglio il 02/10/2019
    Questo libro mi era stato prestato dalla mia maestra di scuola elementare, che conosceva la mia passione per la lettura coltivata sin da piccola. Inutile dire del mio grande apprezzamento del romanzo,...
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    grande classico della letteratura dal sapore di autencità e freschezza
    non leggerlo
  • foxesneverquit
    opinione inserita da foxesneverquit il 16/07/2019
    La piccola Jersusha Abbot non ha mai conosciuto i propri genitori, è cresciuta nell'istituto Grier fin dalla più tenera età e giunta ormai alla soglia dei 18 anni per lei il destino sembra già scritto...
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    vivace e scorrevole
    forse un po' scontato il finale