La risurrezione
Mi piace il cinema francese e seguo molti dei suoi protagonissti, come Luchini.
In questo film interpreta un uomo d'affari nevrotico e super-impegnato che subisce un ictus proprio alla vigilia della presentazione della sua nuova auto.
La malattia lo costringerà a prendersi il suo tempo.
La storia di Alain non è molto originale per quanto riguarda il cinema, ma segue percorsi già noti, l'uomo che dedica tutto il suo tempo al lavoro dimenticandosi della famiglia e si ravvede solo nel momento del pericolo, nè lo script offre altri spunti d'interesse, così è Luchini a dover reggere il film sulle sue spalle con la sua comicità, le sue invenzioni, un linguaggio tutto suo.
Io credo sia una prova straordinaria di questo artista che si mette sulle spalle il film e lo porta a compimento regalandomi una serata divertente e ironica.
La regia è piuttosto anonima, dà un buon ritmo al film e lo rende scorrevole, ma non riesce a portare avanti sottotrame o renderlo interessante, lascia tutto sulle spalle del bravissimo Luchini e gli va bene.
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