Opinione su Patronato CGIL: nella mia città natale funziona, altrove purtroppo non lo so

nella mia città natale funziona, altrove purtroppo non lo so

Mio padre era stato tesserato CGIL per buona parte della sua vita, una volta passato da autonomo a lavoratore dipendente. Il patronato si occupava del disbrigo di tutta la sua burocrazia lavorativa e fiscale, a cominciare dalla dichiarazione dei redditi e a volte capitava anche che si occupasse di questioni amministrative del resto della famiglia, contando sul tesseramento di mio padre. Posso dire che la sede CGIL della mia cittadina del nord-ovest funzionava abbastanza bene, anche se per le questioni burocratiche più complicate che riguardavano le mie attività e qualche novità legislativa le loro conoscenze contabili non andavano oltre un certo livello e allora mi si faceva proprio necessario consultare un commercialista. Ricordo anche un espisodio in cui non erano stati al corrente del cambiamento delle norme fiscali che obbligavano ciascun familiare a compilare la propria dichiarazione dei redditi separata dal resto del nucleo e l'avevano preparata congiunta come in passato, ma ricordo anche che la questione era stata alla fine risolta piuttosto facilmente. Quando poi mio padre era purtroppo deceduto, alla CGIL avevano aiutato me nelle pratiche di successione a prezzi contenuti e svolgendo un ottimo lavoro. Non posso dunque dimenticare quest'aspetto veramente degno di nota, l'aiuto del patronato era stato per me determinante. Quanto al consigliarlo, direi di si riguardo alla CGIL di Asti, ma non posso purtroppo sapere come funzionano tutte le sedi che si trovano altrove. Per questo motivo, l'indeciso va interpretato in questa maniera: dipende dalla sede in ciascuna città, non essendo io in grado di garantire per il patronato CGIL in tutta Italia.

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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