Opinione su Paziente Zero - Stefan Ruzowitzky: Gli zombie di nuova generazione che potevano dare dipiù
Gli zombie di nuova generazione che potevano dare dipiù
20/06/2019
Vantaggi
Ottima prima parte di film
Svantaggi
Seconda parte del film che si perde nella massa di film zombie
Ambientato in un mondo post-apocalittico, Paziente Zero descrive gli ultimi sforzi dell'umanità per combattere una nuova forma di rabbia. Gli scienziati lavorano 24 ore su 24 per trovare una cura in un bunker sotterraneo mentre i resti delle forze armate statunitensi forniscono protezione. Gli individui infetti sono tenuti in gabbie, solo rimossi per essere usati come soggetti di prova. Ciò porta alla contestazione del colonnello Knox che ritiene che i test siano una perdita di tempo. Non pensa che troveranno mai una cura ed esita a rischiare la vita dei suoi uomini in missione per acquisire altri esemplari. Opposto a lui c'è la dottoressa Gina Rose e Morgan un virologo del CDC e l'unico umano che non è cambiato dopo essere stato morso. Entrambi guardano agli infetti come la chiave della loro sopravvivenza. Rose crede di poter ricavare una cura usando il sangue di Morgan e il ceppo virale originale, la cui fonte è la chiave del virus che viene chiamato paziente zero. La capacità di Morgan di comunicare con gli infetti aiuta a questo proposito; sperano che i suoi interrogatori forniscano informazioni sulla posizione del paziente zero.
La maggior parte della trama di Patient Zero è presa in prestito da Day of the Dead. Un leggero cambiamento sugli antagonisti che aveva individui infetti al posto degli zombi, ma che non è sufficiente a nascondere le somiglianze con il film di George Romero. pero ce di buono sul come viene affrontata l'epidemia. Gli infetti catturati sono trattati come prigionieri di guerra. I loro vestiti laceri e le ferite autoinflitte fungono da uniformi.
Invece di cercare di farli imitare il comportamento normale o di ricordare il loro passato nel tentativo di prevenire attacchi futuri come accade invece in Day of the Dead, . Gli infetti non sono abbastanza umanizzati da acquisire empatia, naturalmente; la loro personalità collettiva è sufficiente per una leggera evoluzione sulle loro controparti senza mente ossia gli zombie Detto ciò, la loro capacità di rappresentare una minaccia per l'uomo è amplificata dalla loro capacità di ragionare. Fondamentalmente, In poche parole queste creature sono molto più pericolosi dei soliti zombie.
Peccato pero che dopo una partenza di film che ne coinvolge quasi la metta di esso, poi si passi ha una comunissima lotta per la sopravvivenza ovvero spara e scappa.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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