Charlie Brown e gli altri
Vantaggi
stupenda ironia e divertimento
Scoperti per caso e non mi ricordo neppure come, i Peanuts sono stati i fumetti da me più amati, letti e riletti dopo i classici Disney: ne ho amato le strisce e i libri, ne ho assorbito la stupenda ironia, ho apprezzato senza discussioni il creatore Charles Shultz, li ho sentiti sempre vicini, sinceri e reali. Probabilmente sono i fumetti più famosi al mondo e lo testimonia il fatto che nonostante la morte dell’autore nel 2000, le repliche continuano ad uscire e ad essere apprezzate, oggetto di discussioni, di libri e amati anche dagli intellettuali, simbolo della seconda metà del 1900 con i suoi problemi e le sue nevrosi. In una cittadina statunitense si muovono Charlie Brown e il suo gruppo di amici in cui naturalmente va inserito l’immancabile fedele amico compagno critico e filosofo Snoopy, il bracchetto sognatore che sdraiato sul tetto della sua cuccia, s’ immedesima nel Barone Rosso, l’eroe tedesco della I Guerra Mondiale. Charlie è l’eterno indeciso, sfortunato, spesso preso in giro, Lucy l’amica-nemica col suo banchetto sul marciapiede per un casalingo aiuto psichiatrico a 5 cent, aiuto spesso richiesto da Charlie, il fratellino di lei Linus con la sua copertina che gli infonde sicurezza e la cui assenza lo manda letteralmente in crisi. Shroeder è l’innamorato di Beethoven di cui suona sinfonie su un piccolo piano giocattolo su cui mette il busto del suo eroe e di lui è perdutamente innamorata Lucy. E poi altri personaggi che sono alternativamente contorno come personaggi secondari o centrali, come Patty, (su cui c’è la polvere dei secoli), Violet, Pig Pen, Woodstock, l’uccellino amico di Snoopy…
Fumetti da non perdere, un capolavoro, un classico.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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