Profumo di pioggia
Mr.Rain, vero nome Mattia Baiardi, classe 1991, rapper e discografico italiano, esce in questo febbraio 2021 con un nuovo album (il terzo in studio dopo -Memories- 2017 e – Butterfly Effect- 2018) intitolato “Petrichor”, in cui si notano due collaborazioni esterne, una con una cantante britannica di fama internazionale, Birdy, candidata ai Brit Award, l'altra con Hospin, noto rapper statunitense: semplicemente ha scritto a tutti e due su Instagram ed essi hanno dato risposta positiva.
Mr. Rain ha pubblicato come apripista tre singoli che hanno avuto milioni di download, precisamente -Fiori di Chernobyl-, -9.3- e -Non c'è più musica-.
Il titolo dell'album è molto particolare -Petrichor-, ma esso è semplicemente inglese e tradotto letteralmente significa -il piacevole profumo, sentore che accompagna spesso la prima pioggia dopo un lungo periodo di caldo o di siccità-. Esiste anche in italiano la parola che però non avevo mai sentito tanto da doverla cercare sul dizionario: la parola è “petricore” e sul Treccani testualmente ho trovato -Particolare sensazione olfattiva che si percepisce al battere della pioggia sulla terra da tempo asciutta.-
In merito a questo titolo, Mr. Rain spiega direttamente il perchè: dice infatti che lui ama la pioggia ed è ispirato solo quando piove ed ama molto il profumo particolare della natura che si bagna e vive, affermando anche che in questo disco c'è più cuore che negli altri.
Con la pioggia Mr. Rain dice di sentirsi a casa e di godere di tutte le ispirazioni, di poter scrivere e far musica tranquillamente, mentre in estate col caldo rimane come bloccato.
La cover rende bene l'idea: c'è un Mr. Rain completamente vestito di bianco con una nuvola personale sulla testa, quasi un'aureola, ma non una nube temporalesca perchè c'è anche il colore rosa.
L'autore ricorda che nel 2019 ha avuto il cosiddetto “blocco dello scrittore”, non aveva idee, poi improvvisamente ha creato “Fiori di Chernobyl” che praticamente ha riaperto le strade della creatività. Con il lockdown, stando in casa e riflettendo, sono nate le altre canzoni riunite in questo nuovo album. E il punto di partenza dopo quei mesi di autoanalisi e riflessioni è proprio lui, Mattia, non Mr. Rain. Ha capito per esempio che deve cercare di fermarsi e dedicare più tempo a sé, viaggiare, andare al cinema ( quando si potrà) e pensare alle persone che ama.
Attraverso le sue canzoni per esempio Mr. Rain ripete il concetto del doppio come se dentro di sé avesse due persone con opposti istinti tra cui deve cercare continuamente di raggiungere un equilibrio migliore, come appunto recita l'ultima canzone “Ricominciare da me”, una canzone che è anche un programma. Insomma Mr. Rain vs Mattia: a volte prevale l'uno, l'artista, a volte l'altro, un ragazzo normale che alla fine vorrebbe un altro tipo di vita, certo il primo toglie al secondo molto del tempo personale ed è questo che gli manca.
L'album è quindi anche un viaggio, un viaggio circolare di formazione che parte da “I fiori di Chernobyl” per arrivare alle riflessioni finali.
Ecco la tracklist dell'album:
1. Fiori di Cherobyl
2. Nemico di me stesso ft Hopsin
3. A forma di origami
4. Sentieri sulle guance
5. Meteoriti
6. Sindrome di Stoccolma
7. Elevator
8. Non c’è più musica
9. 9.3
10. Ricominciare da me
Album molto interessante: consigliato.
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