Opinione su Piccole donne (film 1933): Una bellissima versione anni '30!

Una bellissima versione anni '30!

Piccole Donne scritto da Louisa M. Alcott è tra i miei libri preferiti e guardo sempre volentieri le due versioni cinematografiche rispettivamente girate nel 1933 e nel 1949.

Quest'ultima viene trasmessa spesso in tv, soprattutto nei canali locali, mentre quella del 1933 non riuscivo proprio a trovarla da nessuna parte, neanche in dvd.
Poi grazie ad un buono da 10 euro da spendere online, finalmente cercando un po' ovunque ne ho trovata una copia in dvd sul sito di Feltrinelli.
Ho approfittato anche del buonissimo prezzo di € 9,90 e nel giro di poche settimana sono andata a ritirare il dvd in negozio!

Appena tornata a casa l'ho subito guardato in compagnia di mia sorella e ci è piaciuto tantissimo.
Ammetto di preferire la versione a colori del 1949 ma anche questa in bianco e nero del 1933 è davvero ben fatta.

La trama è fedele a quella del libro e le sorelle March sono interpretate rispettivamente da Katharine Hepburn nel ruolo di Jo, Joan Bennett interpreta Amy, Jean Parker veste i panni di Beth, Frances Dee invece è Meg.

Le quattro sorelle molto unite tra di loro nonostante piccole scaramucce e battibecchi quotidiani si trovano a dover affrontare la guerra e la conseguente partenza prima del padre e poi della madre che deve assistere il signor March da ferito.
Stringeranno nuove amicizie, nasceranno amori ed il rapporto tra sorelle si rafforzerà maggiormente in attesa di veder la famiglia di nuovo riunita ma una nuova tragedia sembra non lasciare in pace la famiglia March.
Proprio come nel romanzo, anche nel film Beth muore e speravo che almeno in questo la trama fosse differente perché Beth è in assoluto la mia preferita!

Guardare film così vecchi mi aiuta a conoscere attori ed attrici del passato, quelle più note come Katharine Hepburn ed altre meno note ugualmente brave.
Tra l'altro proprio grazie a questo film Katharine Hepburn vinse il premio come migliore attrice nel 1934 alla 2ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

Degni di nota anche gli abiti di scena molti dei quali con il cerchio, caduti in disuso da decine di anni ma sempre affascinanti da veder indossati, così come le elaborate acconciature arricciate.

Un classico imperdibile anche se purtroppo quasi introvabile!

Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.

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