Il terzo capitolo della saga
Poveri milionari è una commedia italiana del 1959, ultimo capitolo di una saga iniziata due anni prima con Poveri ma belli e seguita da Belle ma povere. Tra i tre film forse questo è il meno conosciuto e iconico, mentre gli altri film complici gli attori, all'epoca al massimo del successo, ebbero un maggiore riscontro in termini di pubblico. La regia è sempre di Dino Risi, gli attori gli stessi delle altre commedie ad eccezione di Marisa Allasio, che abbandonò il ruolo della bella Marisa e al suo posto arrivò Lorella De Luca. Il film è il naturale proseguo degli altri due. Se nel primo c'è stato l'innamoramento e nel secondo il fidanzamento nel terzo c'è il matrimonio e il dopo al fatidico sì. I ragazzi si sono sposati e hanno deciso di andare a vivere tutti e quatto insieme per dividere le spese. Salvatore però ne combina un'altra delle sue e non solo finisce per sperperare i soldi dell'amico Romolo ma anche per perdere la memoria in un incidente e ritrovarsi all'improvviso a dirigere un grande magazzino romano. Film sempre molto carino e delizioso per le gag e per la scrittura. Forse il più debole per trama ma merita il successo e di essere visto.
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