Sogni o non sogni...
Mano a mano che trovo libri di Jack London che sono sfuggiti al mio radar, li leggo in un soffio perchè trovo che egli sia stato uno dei precursori della fantascienza moderna ma anche del genere avventuroso. Mi ricordo con quanta passione ho letto e riletto - Il richiamo della foresta- dove Buck il protagonista viveva tra 2 mondi, quello dell'uomo e quello della foresta e del selvaggio.
Così eccomi di fronte a questo romanzo, direi di nicchia, cioè poco conosciuto di London: il protagonista vive come Buck tra 2 realtà, nella società contemporanea ma di notte coi suoi sogni compie dei folli salti temporali arrivando fino al pleistocene.
Ma questi sogni gli sembrano troppo intensi per essere solo tali, così alla fine scopre che sono ricordi trasmessi da un suo lontano antenato, ricordi presenti nella sua memoria della specie e che si risvegliano di notte.
Tante volte nei sogni ci affiorano cose strane o anche da svegli ci pare di ricordare qualcosa come se l'avessimo davvero vissuta: e se essi fossero davvero esperienza vissute in altri tempi da qualche nostro lontano antenato?
E veramente leggendo mi trovo catapultata anch'io nella nostra preistoria in una grotta con uomini piu' vicini alle scimmie e il potere sta in chi ha in mano il fuoco...
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