Professore per disperazione
Hugh Grant interpreta ancora una volta un ruolo che gli è congeniale quello del cinico che si ravvede. Lo aveva già fatto in About a boy ottenendo il meritato successo e in maniera minore in altri film. Questo film non ha avuto grande fortuna ed è un peccato perché è decisamente godibile e con scene che sono delle chicche. Il titolo non gli rende giustizia infatti doveva essere professore per forza che rende di più l'idea della storia. Il protagonista Keith Michaels è uno sceneggiatore che ha avuto un enorme successo con un film e poi basta. È disperato e per soldi accetta un lavoro come docente di scrittura in un piccolo college. Mal si adatta al ruolo, selezruolole studentesse in base all'aspetto, ha una storia con una di loro, non insegna. Un po' le circostante un po' l'assillo di una studentessa "matura" incomincia ad appassionarsi al suo lavoro e scopre cose nuove di sé e degli altri. Nel cast anche una brava e simpatica Marisa Tomei. Nel film ci sono scene comiche, scene di cinismo che fanno comunque sorridere, scene semplicemente belle come quando racconta come ha scritto la sua sceneggiatura di successo. È un bel film, magari non un capolavoro, ma bello da vedere e rivedere. Meritava un po' più successo.
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