Opinione su Profiling: Profiling... alla francese
Profiling... alla francese
23/03/2017
Vantaggi
altamente psicologico
Svantaggi
nessuno
Anche se ogni episodio può essere seguito in modo separato trattando e risolvendo un caso preciso, qui, rispetto a Criminal Minds è molto forte la parte familiare e i legami che si instaurano tra i protagonisti.
In partenza la squadra di polizia guidata dal Commissario Mathieu Perac incontra alcune difficoltà nella soluzione dei casi piu' complessi, finchè interviene il Commissario Capo Lamarck e affianca alla squadra una criminologa che all'inizio non viene accolta molto bene sia da Perac che dagli altri, precisamente dal Tenente Fred Kancel e dal tenente Hippolyte de Courtène (l'IT della situazione) che comunque è il piu' aperto nei suoi confronti.
Chloè che veste in modo sgargiante e decisamente anticonforista, sembra all'apparenza strana, si estranea spesso per entrare nella scena di un crimine e capire le motivazioni e le mosse del criminale. Si rivela ben presto per quello che è: estremamente in gamba nel tracciare il profilo del ricercato e nel prevederne le mosse, gentile, sensibile e molto disponibile. La stranezza è dovuta al suo passato: il padre aveva ucciso la madre e lei, molto piccola, era arrivata sulla scena rimanendone choccata. Appoggiata da Grègoire Lamarck che l'aveva appoggiata, sostenuta e aiutata, Chloè aveva superato l'empasse ed era diventata una brillante criminologa. Ma la storia di Chloè non è così semplice: deve convivere con un padre ancora chiuso in manicomio criminale, scopre che la madre è ancora viva e che si era nascosta per un altro segreto che verrà rivelato a poco a poco, crede di aver recuperato una sorella (che in verità era una folle) che vuole farle il vuoto intorno e finisce con l'uccidere Perac e alla fine entra lei stessa in crisi e si accorge di cadere nella stessa malattia del padre, la schizofrenia, da cui comunque riesce a riprendersi adottando persino una bambina.
Alla fine la piccola Chloè spicca il volo e recuperata completamente la sicurezza, parte per New York con un incarico molto prestigioso all'ONU:
Già inserita accanto a Chloè, ecco Adèle un'altra figura tormentata: lei e la sorella erano state rapite da un maniaco, da cui però era riuscita a scappare. Ma Adèle non si perdona di aver lasciato la sorella Camille in mano al rapitore ed è feroce con se stessa: sarà Chloè che l'aiuta ad aprirsi superando la sua ossessione e lei riesce a riprendersi e diventa psicologa specializzandosi in criminologia. Alla partenza di Chloè sarà lei che subentra nella squadra a fianco del sostituto di Perac, cioè il Commissario Thomas Rocher.
Ma i rapporti all'interno della squadra sono ben piu' complessi: io non voglio svelarli per non togliere la suspence a questa ottima serie e invito caldamente a vedere tutti gli episodi.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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