Opinione su Prova a prendermi: Personalmente mi è piaciuto tanto
Personalmente mi è piaciuto tanto
24/04/2020
Vantaggi
splendido
Svantaggi
non trovati
Molto brevemente. Ci troviamo a New York, agli inizi degli anni ’60. Frank Abagnale è un sedicenne che vive all’interno di un classico quadretto di famiglia. Una casa decorosa, qualche agio, membro di una parentela benestante e rispettata. All’interno di questa realtà limpida e perfetta piomba un problema: il capofamiglia ha varie complicazioni con il fisco. Il nucleo famigliare vacilla, costringendo i membri a cambiare città, scuola e quartiere. Si sa, spesso sono le difficoltà che mettono in mostra la vera identità delle persone. Da un lato abbiamo una donna, Paula (Nathalie Baye), dotata di un carattere suscettibile e attento che cede ad una, ormai, esasperata sconfitta. Di contro, Frank (Christopher Walken) che, stereotipando l’uomo americano, non si arrende dinanzi alla perdita. È consapevole dell’ormai danno economico, ma affronta tutto con sorriso e nonchalance. Tuttavia la condizione di Paula porta quest’ultima a tradire il marito con Jack, presidente del Rotary Club di New Rochelle, nonché amico del marito.
Ed è proprio in questo scenario che Frank Jr. (Leonardo Di Caprio) intraprende la sua strada. Consapevole della condizione all’interno della famiglia, scappa con soli 25 dollari sul conto in banca e un blocchetto degli assegni. Quando questi terminano, il nostro Frank inizia a darsi alla truffa. Il protagonista, con grandissima abilità, riesce a vestire i panni di pilota, primario di pediatria, giornalista. Indossa più maschere senza preoccuparsi di essere riconosciuto. Questo suo modo di vivere lo porta a viaggiare in tutto il mondo, incamerando stipendi, falsificando assegni e mutando persino la data di nascita. La truffa non dura molto e il problema, però, è quello di incastrarlo. Così compare il suo antagonista, Carl Hanratty (Tom Hanks), il quale si impegna a beccarlo, cercando di… prenderlo a tutti i costi! Prova a Prendermi riesce a incarnare quel perfetto connubio tra dramma e commedia. Fin dai momenti in cui il protagonista inscena la truffa, i toni comici sembrano prevalere. Vi è, però, un graduale crescendo di tensioni, al tal punto che al genere si aggiunge una patina intrigante di giallo. Non parliamo di un improvviso poliziesco. Vediamo come il film si veste di tratti cupi, portando lo spettatore a conoscere le maglie intricanti della truffa finanziaria.
Spielberg, con il suo sguardo onniscente, gioca molto con questi due generi, sfruttando i rispettivi protagonisti. Li insegue e li anticipa; il tutto ricade sull’ignaro spettatore che è costretto a correre dietro a questi personaggi. E lo fa con sguardo estasiato, sradicato dal reale, sebbene non sfuggano importanti riflessioni sul mondo. Legge e criminalità diventano due facce della stessa medaglia, arrivando a completarsi, a corteggiarsi, a sfidarsi in continuazione. Hanks e DiCaprio vestono i panni di personaggi soli. Cercano nel loro nemico il proprio senso, una specie di rapporto filiale. Allargando l’orizzonte riflessivo, questo rapporto diviene quell’ancora contro la disgregazione sociale, una specie di aggancio all’essere degli umani freddi, calcolatori di cifre, numeri, piani.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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