La storia nella storia
"Q" è un capolavoro della letteratura mondiale di tutti i tempi. a parte la ricostruzione storica perfetta, quel che colpisce è la caratterizzazione psicologica del protagonista senza nome, ovvero dai molti nomi (gert dal pozzo, tiziano etc.). emblematica la frase : quel che devo fare, quel che dovevo fare, che si ripete mentalmente il protagonista prima di dar corso a molte delle sue azioni.
La premessa con cui ho iniziato a leggere questo libro è stata: all'inizio non si capisce niente ma poi alla fine torna tutto. E in effetti è stato proprio così. Non me la sento di parlare della trama, perché conoscendomi mi farei prendere dalla foga e finirei per spoilerare tutto, quindi meglio di no. Io mi sono affidata a un consiglio e al retro della copertina, ora non so se nelle nuove edizioni la trama sul retro sia stata modificata, ma ne dubito, comunque trovo meglio affidarsi solo a quella perché, com'è giusto che sia, fa nascere la voglia di scoprire quali segreti si celano nelle pagine del romanzo. Ma venendo al sodo devo dire che questo libro mi ha stupita, e mi sono stupita io in primis, dato che spesso se nelle prime 100 pagine non capisco nulla o la trama non tende a prendere una piega adatta, non riesco a procedere con la lettura. Invece in questo caso ero curiosa di scoprire come andasse avanti, perché sembrava sempre che andasse tutto male per il protagonista, finché non si ritrova a raccontare tutta la sua storia. Sembra esserci un'ombra che lo segue. Per quanto all'inizio sembri criptico, la lettura è abbastanza scorrevole, tra lettere e narrazioni. Sicuramente un libro che consiglio.
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