Opinione su Rambo: Rambo e il mito Stallone.

Rambo e il mito Stallone.

27/01/2020

Vantaggi

storia appassionante

Svantaggi

molto violento


La saga del soldato tornato dal Vietnam dopo essere stato parte di un corpo scelto dei marines, credo abbia affascinato chiunque negli anni ottanta e novanta. John Rambo, impersonato da Sylvester Stallone, ha rasentato il mito ed è divenuto, come prima lo era stato Roky, un personaggio importante nella carriera dell'attore italo statunitense.
Quando andai a vederlo per la prima volta, ricordo che la programmazione era relegata ad un cinema considerato poco importante dalle mie parti. Non si preannunciava, Rambo, come un film dal futuro fantastico ma come un ennesimo trash film holliwoodiano.
Ricordo l'inizio nelle zone montuose degli stati uniti a Hope in Columbia Britannica, dove il nostro veterano si reca a trovare un commilitone per consegnargli una decorazione. La madre del soldato però gli comunica una triste notizia. Il figlio è morto di cancro, probabilmente causato dal famoso fumo arancio utilizzato dagli americani in Vietnam.
Rambo vuole solo andarsene ma lo sceriffo locale e i suoi uomini dapprima lo fermano per un controllo e poi lo arrestano. Rambo non accetta questa situazione. E' un combattente e si convince che anche se quella non è la sua guerra, deve comunque combatterla.
Lo sceriffo scatena una furiosa caccia all'uomo, convinto di poter presto accreditarsi di un arresto eccellente ma, dovrà rivedere le proprie ambizioni, visto che Rambo ingaggia una vera e propria guerra alle istituzioni locali.
Lo sceriffo richiede l'aiuto dei federali e della guardia nazionale e a quel punto entra in scena l'ex comandante di Jonny Rambo che avvisa tutti di lasciar perdere dato che Rambo se avesse voluto li avrebbe già sterminati. se non lo ha fatto, questa è la tesi, è perchè non vuole più vivere nella violenza e in lotta con elementi delle istituzioni. Anche il comandante, interpretato da Richard Crenna dopo che anche Rock Hudson aveva rifiutato il ruolo perchè in ospedale per una operazione, viene deriso da tutti.
A quel punto il comandante si mette in disparte e si intuisce che prevede una strage.
Rambo lotterà e non si arrenderà sino alla fine quando, dopo aver sgominato la cerchia di uomini dello sceriffo e della guardia nazionale, in procinto di far esplodere un quartiere della città, viene fermato dal suo comandante su richiesta popolare.
Rambo aveva terrorizzato ormai ogni uomo in divisa e aveva vinto quella stupida guerra.
Si arrenderà al suo comandante e verrà mandato, dopo un periodo in cella, in thailandia per ritrovare in parte se stesso e in parte una nuova vita.
Il libro di David Morrell che lessi prima del film, devo dire che era scritto in modo molto cruento, tanto che molti attori importanti rifiutarono la parte. Per 4 milioni di dollari allora si scelse Sylvester Stallone come protagonista.
Devo ammettere di essere recidevo e di aver letto anche il secondo libro di Morrell però scritto dopo l'uscita del secondo film della saga di Rambo. In questo secondo volume, Morrell tratteggiò in modo attinente al film la storia e le caratteristiche del protagonista, non più un violento psicopatico alla ricerca di un futuro impossibile nella società ma comunque di un disadattato bisognoso di cure.
La mia opinione è che se non fosse per Stallone il film sarebbe stato un grandioso flop holliwoodiano. Gli attori davvero contano più di mille sceneggiature.

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germinal

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    100%
    trama avvicente, tanta suspence
    no