Ottima trilogia fantasy
Letto tutto d'un fiato, venivo dalla lettura dei due precedenti e il secondo libro mi aveva talmente coinvolta che non ho perso neppure un secondo per riuscire ad arrivare a vedere la fine del libro. Perché questa fine non era affatto prevedibile, poteva essere una di centomila che il lettore può immaginarsi durante la saga. Ci si perde nel mondo creato da Pierce Brown perché è attuale anche se fantastico e soprattutto come sempre si capisce che la storia si ripete: gli uomini non imparano dai propri errori o meglio imparano fino a quando non arrivano al potere, allora ne sono talmente inebriati da far emergere i loro lati più cupi e sadici dei loro caratteri, sì direi che c'è anche del sadismo in questo libro, soprattutto nella parte iniziale e finale.
Le avventure sono meravigliose e coinvolgenti a tal punto che leggere l'epilogo è fastidioso anche perché, a mio avviso, è scritto un po' troppo velocemente, chissà, forse perché la saga non è finita veramente? Altrimenti avrei dato più spazio a quelle che sono le "ultime novità".
In questo ultimo capitolo si rafforza la simpatia che un lettore prova per quello che potrebbe essere definito il miglior attore non protagonista, ossia Sevro che è fedele e naturale con i suoi difetti da renderlo la miglior spalla possibile per il protagonista Darrow.
Peccato solo per le vittime, che non conosceranno l'epilogo, qualunque esso sia. Perché di vittime lungo il percorso ce ne sono davvero tante, in fondo P. Brown è americano e come nei film USA quando si tratta di tragedie ne muoiono a bizzeffe.
Lo scrivo tranquillamente perché il romanzo è talmente emozionante che nessun capitolo può risultare prevedibile pur con questa ammissione.
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