Il perdono...o altro?
Vantaggi
storia intensa e suspence incalzante
In programmazione su Sky, ho visto un film del 2015 che mi è abbastanza piaciuto, cioè “Return to sender”, Respinto al Mittente che parte lentamente con una storia che sembra quasi banale per subire poi un’accelerazione improvvisa, per passare di nuovo alla calma fino al colpo di scena decisamente inaspettato (o quasi) nella parte finale. Gli interpreti sono davvero bravi, da Nick Nolte (un padre stanco e molto credibile), a un inquietante Shiloh Fernandez ( lo sbandato aggressore) fino alla bravissima Rosamund Pike (la protagonista assoluta) che spesso regge da sola lo scorrere della storia. Lei è un’infermiera che sembra semplice e tranquilla e che per la prima volta nella sua vita ha accettato un appuntamento al buio con uno sconosciuto: così, quando bussano alla porta, crede che si tratti della persona attesa, invece è un ragazzo abbastanza inquietante che la picchia e la violenta. Uscita con difficoltà e grazie all’aiuto del padre dal terribile trauma, sembra tornare alla vita di prima, invece dentro di lei qualcosa è cambiato. Comincia così a spedire lettere su lettere che vengono sempre respinte al mittente (da cui il titolo): chi è il misterioso destinatario o i destinatari? Si scopre poi che lei scrive al suo aggressore in carcere e continua a chiedergli il consenso ad una visita: finalmente ne ottiene il permesso e così le visite si susseguono regolarmente.Perchè questo comportamento? Cosa vuole la ragazza? Vuole il perdono o al contrario cova qualcos’altro? Ecco il mistero che accelera come detto nella parte finale, quando i due si reincontreranno alla liberazione del suo aggressore e ...
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