Opinione su Rino Gaetano: Rino Gaetano 2
Rino Gaetano
11/04/2017
Vantaggi
un grande cantastorie
Svantaggi
niente
Le sue melodie sono ironiche, ricche di sottintesi,
Grandi verità vivono nei motivetti allora definiti nonsenso e poco gettonati dai media. Forse perchè Rino cantava delle scomode verità.
Senza guardare in faccia nessuno, senza temere qualcuno.
Muore in un incidente nel 1981 a trent'anni.
I brividi scorrono sulla pelle pensando che anni prima Rino aveva scritto una canzone, La Ballata di Renzo.
La canzone canta di un ragazzo di nome Renzo che muore in circostanze uguali alla sua di morte.
Narra dei tre ospedali che hanno rifiutato di curarlo e che in un certo qual modo non gli hanno prestato soccorso la notte dell'incidente.
Oggi come allora i suoi testi sono attuali.
Rino cantava degli emigranti, degli emarginati, della classe borghese corrotta, della benzina che aumenta.
Ritmata a marcetta la sua canzone che narra della crisi petrolifera dal titolo Spendi Spandi Effendi inizialmente censurata per l'uso di una parolaccia nel testo.
Cantava col sorriso Rino.
Sembrava prendere in giro tutto e tutti.
Questo suo messaggio mi piace molto.
Nuntereggae più è la canzone che più esprime questo concetto.
Un elenco di nomi.
Personaggi politici, televisivi, avvocati. giornalisti.
Non risparmia nessuno il cantastorie in quell'elenco.
Da apprezzare la sua insolenza nell'elencare.
Mettendo tutti alla pari. Tutti nella stessa barca.
Rino Gaetano vive in anni politici turbolenti, anni di cambiamenti e di generazioni che si susseguono senza capirsi.
Non penso fosse politicamente schierato, forse simpatizzante all'antimilitarismo, ma non radicato in una fazione definita.
Penso anzi, che non credesse affatto nel sistema in tutta la sua globalità e quindi andava semplicemente dritto per la sua strada.
Osservando e criticando il mondo che lo circondava.
Ho imparato a strimpellare la chitarra sulle sue canzoni.
Ho ancora i suoi dischi e ancora li ascolto volentieri apprezzando il suono del vinile.
Amo tutto il repertorio di Rino e se dovessi sceglierne una non saprei proprio quale potrebbe essere.
In mente adesso mi viene Sei Ottavi.
Una ballata d'amore.
Accanto a Rino una voce femminile che rende il senso del duetto palese ed esplicito, dolce e romantico, reale e forse un po' cinico.
Anche nella ballata intitolata Aida Rino racconta dell'amore.
Dell'amore che si prova per una donna.
Aida è l'impersonificazione di tutte le donne italiane e dell'Italia in se stessa.
Delle guerre che ha subito e combattuto la nostra Italia e delle donne in giarrettiere che l'hanno popolata.
Partecipa anche al Festival di Sanremo con la canzone che tutti almeno una volta da qualche parte hanno sentito dal titolo Gianna.
Una melodia orecchiabile che divenne subito un successo sul palco della città dei fiori in quell'edizione del 1978.
Giro di boa commerciale per la carriera artistica del cantastorie.
Un cantastorie moderno e ascoltato ancora oggi dai ragazzini.
Grande!
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