Opinione su Risate di gioia: Che Capodanno per Tortorella!

Che Capodanno per Tortorella!

09/12/2016

Vantaggi

bel film

Svantaggi

se non piace il genere


Tempo fa, facendo zapping mi sono imbattuta in "Risate di gioia" che era già cominciato da un bel po'.
Mi sono soffermata su qualche fotogramma perchè Anna Magnani è un'attrice che mi piace molto ma mi sono ripromessa di godermi tutto il film quando sarebbe stato ritrasmesso, così ho cambiato canale e dopo un paio di settimane ritrovandolo di nuovo in programmazione me lo sono gustato dall'inizio alla fine.

Risate di Gioia è un bellissimo film italiano girato a Roma nel 1960 da Mario Monicelli ispirandosi alle novelle di Alberto Moravia "Risate di gioia" che da anche il titolo al film e "Ladri in Chiesa" a cui si ispirano le scene finali.

Anna Magnani interpreta Tortorella, che lavora a Cinecittà come comparsa.
Di umili origini viene invitata a passare il Capodanno con una comitiva che però all'ultimo minuto le dà buca.
Tortorella aspetta invano al luogo dell'appuntamento ma rimane sola al freddo nella notte più festosa dell'anno.
Senza starvi a spiegare come vanno le cose, Tortorella si ritrova sbattuta da una festa all'altra in compagnia del suo vecchio amico Umberto, interpretato da Totò, povero in canna che vive di espedienti tipo finti infortuni e periodi di malattia e Lello, giovane ed affascinante ladro impersonato da Ben Gazzarra che approfittando della confusione dei veglioni vorrebbe commettere qualche piccolo furto.
Coinvolge anche Tortorella, che cerca di sedurre e la donna invaghita dalla bellezza di Lello si impietosisce davanti alle sue malefatte credendolo prossimo al pentimento.
Trovandolo rifugiato in una chiesa quando i veglioni sono finiti ed è già mattino Tortorella si convince sempre di più della bontà dell'uomo che invece è entrato non per pregare ma per rubare un prezioso gioiello alla statua della Madonna.
Tortorella verrà incolpata del furto e si ritroverà a scontare 8 mesi di prigione.

Una commedia dolce amara che ha più il sapore di un dramma nonostante l'atmosfera festosa di San Silvestro.
Ho apprezzato moltissimo la recitazione sempre drammatica e plateale che caratterizza la bravura della Magnani ma devo dire che in questa pellicola mi è piaciuto anche Totò, il principe della risata che a me non sempre convince.
Sarà forse perchè in questo film non è costretto a far ridere per forza.
Ben Gazzarra è un attore che ho sempre sentito nominare ma che non avevo mai visto in alcun film e l'ho trovato bravo oltre che di bell'aspetto anche se non è di quelle recitazioni che ti colpiscono il cuore.

Bella l'atmosfera festosa dei veglioni, la città ammantata di fasci di luce, canti ed addobbi.
Affascinanti gli anni '60 con quelle acconciature cotonate, l'aria mondana di aveva davvero voglia di divertirsi, le belle canzoni, l'aria sempre scalmanata e scapigliata di Anna Magnani che finge un'eleganza che non ha rivelandosi una popolana verace dai modi schietti e diretti, attratta da un bel mondo per cui però non è tagliata.
E' sicuramente il personaggio di Tortorella il migliore di tutto il film.

Una storia ben costruita per un film da seguire con attenzione perchè è parecchio lungo ed articolato.
Oltre ad Anna Magnani, Totò e Ben Gazzarra ci sono parecchi altri attori minori, si susseguono varie vicende saltando da un veglione all'altra, da una strada ai vagoni della metropolitana.

Mi è piaciuto molto e lo consiglio!

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margherita123

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