Opinione su Ritorno a casa - Rosamunde Pilcher: Un lunghissimo ed indimenticabile romanzo!
Un lunghissimo ed indimenticabile romanzo!
13/10/2014
Vantaggi
Bellissimo
Svantaggi
Se Non Vi Piacciono Libri Lunghi
Quando mi è arrivato a casa questo tomo, frutto di uno dei tanti scambi su internet, ero perplessa non tanto per la lunghezza del libro quanto sulla qualità dato che non tutti i romanzi della Pilcher mi sono piaciuti.
Così l'ho sistemato sulla mensola in attesa della giusta ispirazione per iniziarlo che è arrivata più o meno 20 giorni fa.
Perchè per leggere questo libro ci sono voluti appena 20 giorni.
Non è il mio preferito della Pilcher ma è assolutamente bellissimo.
Mettermi qui a narrare la trama sarebbe una follia.
E' un libro molto articolato in cui conoscerete tanti personaggi diversi ognuno con qualcosa da trasmettere al lettore, ognuno con i propri sogni, le proprie aspirazioni, le proprie amarezze.
Il libro ricopre un arco di tempo di 10 anni.
Siamo nell'Inghilterra di fine anni '30 e vivremo con i personaggi la vita prima, dopo e durante il secondo conflitto mondiale.
La guerra vista con gli occhi civili piuttosto che sotto il profilo politico come invece ci abituano i libri di storia.
Una storia romanzata dunque ma pur sempre vera grazie alla quale, oltre a capire quali erano i patimenti e le emozioni di quegli anni, si rispolverano ideali di semplicità, vecchi modi di vivere la vita in casa, le relazioni con gli altri, i sentimenti stessi.
La narrazione è intervallata da numerose lettere che servono a spezzare la monotonia di uno stile sempre uguale.
Dunque se la narrazione in terza persona occupa la gran parte del romanzo, c'è anche una componente epistolare che con la scusa di farci vedere cosa si scrivono i personaggi tra loro, grazie ai loro racconti, andiamo avanti a seguire il filo della storia.
L'ambientazione è più che altro quella della Cornovaglia, con alcuni brevissimi sprazzi in Scozia ed una parte non particolarmente lunga che si snoda tra Colombo e Trincomalee.
La parte ambientata tra Colombo e Trincomalee è sinceramente quella che mi è piaciuta meno, forse la più prolissa e meno interessante in alcuni passaggi anche se poi rivela due importantissimi colpi di scena.
Alcuni paragrafi li avrei tagliati per snellire la storia in punti in cui si fa prolissa, ma rimane sempre il fatto che questo libro è bellissimo.
La Pilcher sa descrivere benissimo i paesaggi campestri, il rumore del mare, il freddo del Regno Unito.
Mi piace l'ambientazione calda ed accogliente delle case, le tazze di tè, i camini accesi, le colazioni pantagrueliche, i cani da caccia, le buone maniere e le lettere.
La protagonista indiscussa del romanzo è Judith che dalla quattordicenne di inizio libro, diventa una bella ventiquattrenne tenace e volitiva.
Nonostante un'imprevista ricchezza, Judith si darà da fare durante la guerra, non se ne starà mai con le mani in mano o peggio, in nessun momento della sua vita si darà arie da snob.
Anzi, ospiterà in casa sua chi ha bisogno di lei e si arruolerà come ausiliaria in Marina, sarà sempre umile ed al servizio degli altri, la vedremo crescere e maturare nel suo percorso dove perderà entrambi i genitori.
Le delusioni d'amore, la solitudine, la vita in collegio ed i suoi continui spostamenti da un parente all'altro le faranno desiderare tanto di mettere radici e la vedremo rincorrere ed acciuffare il suo sogno.
Sarà molto fortunata nel trovare un surrogato di famiglia nei Carey Lewis proprietari della tenuta di Nancherrow.
Una famiglia squisitamente ricca con la casa sempre piena di giovani ospiti.
Persone brillanti e festaiole che sanno sempre come aiutare chi ha bisogno di loro, regalando un sorriso ed un posto dove stare in qualunque momento abbiano bisogno.
Il colonnello Edgar rassicurante e paterno, sua moglie Diana una donna tutto pepe sempre amichevole e gioviale con tutti, la bellissima Athena, lo sciupafemmine Edward, la capricciosa Loveday compongono una famiglia variegata completata dalla governante Mary Milliway severa ed affettuosa, i coniugi Nettlebed sempre ligi al dovere e tanti altri personaggi tra stallieri ed ospiti vari che non vi svelo per non togliervi il gusto della lettura e della scoperta della trama fitta di intrecci.
Vedremo Nancherrow prima della guerra lussuosamente addobbata per Natale e deliziosamente accogliente per simpatici pic nic all'aperto durante la bella stagione.
Epocali in particolare saranno il Natale del 1938 e la primavera del 1939 prima dello scoppio del conflitto.
Alcuni episodi rimarranno impressi nella mente dei personaggi e volutamente la Pilcher li imprime nella mente del lettore come momenti felici che poi i personaggi cercheranno di nuovo di inseguire e ricordare quando la brutalità della morte e della distruzione li raggiungerà, sparpagliandoli per tutto il mondo.
E mentre i personaggi rimembreranno quei momenti spensierati prenderà anche a voi un po' di nostalgia.
Sembrerà anche a voi di vivere in quei quadri dorati e di rimpiangerli un po' come se li aveste vissuti veramente e non solo sulla carta.
Perchè con la Pilcher è così: si entra in simbiosi con ciò che si legge nel bene e nel male.
Il lieto fine ovviamente è d'obbligo e nell'ultimo centinaio di pagine lo intuirete certamente ma questo non vi toglierà il gusto di continuare a leggere fino all'ultima parola per vedere come si svolgono davvero i fatti.
Un bellissimo romanzo da gustare ogni sera prima di andare a dormire!
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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