Opinione su Roberto Mancini: Il numero 10 migliore d'Italia
Il numero 10 migliore d'Italia
21/02/2016
Vantaggi
fenomeno, tanti assist, vincente
Svantaggi
no
Baggio e Totti sono stati dei grandi ma il loro calcio migliore lo hanno giocato in squadre piccole mentre, lui, ha sempre giocato in squadre forti che lottavano per traguardi ambiziosi.
In attacco poteva giocare ovunque, da centravanti, da seconda punta ed anche da trequartista che poi era anche il suo ruolo preferito.
Era un calciatore completo, con due piedi fantastici, un fisico ben strutturato, un ottimo colpo di testa ed una velocità buona. In campo era una guida per i compagni anche se, a livello di carattere, era molto difficile da sopportare per via di un temperamento spiccato e particolare. Di lui molti giornalisti hanno detot che, con un altro carattere, avrebbe vinto un sacco di Palloni d' Oro e io sono molto concorde con questo pensiero.
Amava fare tanti assist, spesso anzichè fare gol passava la palla ai compagni e, per questo, ha segnato meno di quanto avrebbe potuto.
Le statistiche dicono che ha segnato oltre 200 gol e, in fatto di assist, ne ha forniti altrettanti ai vari compagni di reparto.
Grazie a lui sono esplosi calciatori come Chiesa, Montella, Bellucci, Vieri o Salas e, con Gullit ha formato una coppia gol pazzesca. Ogni attaccante che ha giocato con lui ha segnato un numero di gol superiore a quanto era abituato a farne prima.
Il suo partner preferito, però, è stato Gianluca Vialli che, grazie a Mancini, ha vinto il titolo di capocannoniere della serie A nel 1991 con 19 gol. Proprio in quella stagione ha vinto uno storico scudetto con la Sampdoria. In seguito ne ha vinto un altro, altrettanto storico, con la Lazio.
Un' altra sua caratteristica era quella di fare molti passaggi di tacco e, con il tacco, ha segnato anche parecchi gol.
Uno è diventato storico, infatti è probabilmente il gol più bello di sempre della serie A e lo ha fatto, a Parma, contro Buffon mandando la palla all' incrocio.
In carriera ha vinto tutto con la Sampdoria, di cui è recordman di presenze e reti e con la Lazio che, dopo il suo approdo, ha iniziato a vincere tanti trofei.
In Nazionale ha giocato poco a causa di un carattere molto particolare, raramente è andato d'accordo con i vari ct che si sono succeduti sulla panchina azzurra e, nel 1994, ha dato l' addio all' Italia rifiutando la chiamata per il Mondiale americano.
Da allenatore ha vinto molto con Lazio, Inter e Manchester e, in futuro, potrebbe diventare l'allenatore dell' Italia. Si è ispirato molto a Eriksson e a Boskov che sono stati gli allenatori con cui si è trovato meglio durante la carriera da calciatore. Oggi è uno degli allenatori italiani più apprezzati anche all' estero.
A me piace molto, ritengo sia stato un calciatore bellissimo da vedere, emozionante, forte, capace di giocate che, da sole, valevano il costo del biglietto.
Senza ombra di dubbio è stato un vero fenomeno, è sicuramente tra i primi 5 giocatori più forti che ho avuto il piacere di veder giocare dal vivo.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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velocità
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dribbling
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tiro
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difesa
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tattica
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