Dal ring alla strada
Svantaggi
Le solite cose prevedibili
Rocky ormai pensa al ritiro, non è più giovane e ha abbastanza soldi. Ma scopre che il suo commercialista, grazie ad una procura firmata dallo stupido cognato Paulie, lo ha frodato facendogli perdere tutto, in più i medici gli diagnosticano danni cerebrali. È ridotto al tappeto, ma non demorde, vende tutto va a fare l'allenatore del promettente Tommy Gunn che accoglie in casa come un figlio. Questo gli crea problemi con il vero figlio Robert che deve affrontare i problemi che la nuova situazione comporta, cambio quartiere, bulli, tutto da solo. Tommy però alla fine lo delude. Ovviamente i problemi si risolvono e ovviamente ci sarà un incontro. La trama è meno banale rispetto ai precedenti, tranne il primo, ma finisce sempre allo stesso modo: si batte, è sfavorito, ma alla fine vince. Due curiosità: l'attore che fa Tommy Gunn è un vero pugile che alla fine è diventato campione del mondo. La seconda è che il figlio di Rocky Robert è interpretato da Sage il figlio di Stallone, ma è lo stesso che si è rifiutato di fare il seguito e che è stato trovato morto a casa sua molti anni dopo. È triste vedere il film con questa consapevolezza, soprattutto nelle parti in cui è triste e solo. Consiglio il film perché Rocky è sempre un personaggio positivo che insegna valori positivi: combattere per i propri sogni, non mollare mai, l'impegno paga, essere corretti. Un po' discutibile l'idea che chi viene dalla strada è migliore, ma fosse solo questo l'unico difetto di questi film. Film comunque da vedere, se non c'è niente di meglio in tv e se si è deciso ormai di vedersi tutta la saga.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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