Opinione su Ronaldo Luis Nazario De Lima: Il Fenomeno
Il Fenomeno
16/02/2016
Vantaggi
un fenomeno assoluto, poteva fare gol in ogni modo
Svantaggi
gravissimi incidenti alle ginocchia
L' ho amato davvero tanto sin dai tempi in cui, piccolissimo, muoveva i primi passi nel Cruzeiro per poi volare, da minorenne, in Olanda per giocare nel Psv.
Proprio nel Psv ha sostituito alla grande il suo amico Romario, grande campione degli anni 80 e 90 con cui ha formato, in Nazionale, un tandem fortissimo che ha dato spettacolo nella Coppa America del 1997 che, ovviamente, hanno vinto.
A Usa 94 ha vinto, contro l' Italia, il suo primo Mondiale anche se non è sceso in campo, era poco più che un bambino ma già prometteva bene.
Nel 1996 passo al Barcelona dove conquista, da protagonista assoluto, la Coppa delle Coppe in finale contro il Psg del suo amico Leonardo.
Nel Barca segna fiumi di gol che convincono Moratti a portarlo all' Inter.
Nello stesso anno vince, meritatamente il suo primo Pallone d' Oro.
All' Inter segna con una continuità incredibile, in campionato fa 25 gol e conquista, con gol d'autore, anche la Coppa Uefa in una finale tutta italiana contro la Lazio di Mancini, Nesta, Erisksson e Nedved.
Sembra il preludio allo Scudetto ma, durante il Mondiale del 1998, ha un malore, forse epilessia, gioca la finale in modo menomato e perde.
Torna in Brasile in condizioni precarie e all' inizio della stagione si infortunia, gravemente, al ginocchio.
Salta il tendine rotuleo, per lui lo stop è di quasi 1 anno.
Quando torna è in evidente sovrappeso e dopo pochi scatti il ginocchio fa di nuovo crack, sembra la fine.
Ronaldo esce dal campo in lacrime, i tifosi sono senza parole, la sfortuna sembra essersi accanita contro il Fenomeno.
Torna anche questa volta, ovviamente non è più il vecchio Ronie, ha perso spunto ed accelerazione, pesa almeno 10 kg più del dovuto ma, in campo, fa ancora la differenza e segna a raffica.
Porta il Brasile sul tetto del Mondo e, con 8 reti diventa anche capocannoniere del Mondiale del 2002.
All' Inter però ha perso la scudetto ed il rapporto con Cuper non è il massimo, fugge quindi a Madrid nel Real dei Galacticos.
Con Raul, Figo, Zidane e Beckham segna a raffica anche se vincono poco.
Ormai logorato e con un peso sempre maggiore torna in Italia, al Milan, e segna contro l' Inter nel derby.
Sembra essere rifiorito il vecchio Fenomeno ma il ginocchio, purtroppo, fa di nuovo crack.
Ronaldo rimane fermo un altro anno e quando torna non ha più la forza per giocare in Europa.
Decide di andare a giocare in Brasile nel Corinthias e, con il Timao, segna molti gol anche se la condizione atletica è pietosa.
Dopo un paio di stagioni si ritira, io sono convinto che facendo una vita maggiormente da atleta e senza questi infortuni avrebbe giocato, come Totti e Del Piero, fino a 40 anni.
Per me è il miglior centravanti della Storia del calcio insieme a Van Basten.
Non ho mai visto un attaccante cosi' veloce, cosi' rapido nel dribbling e con un tiro cosi' preciso e forte.
Era bravo in tutto, molto dicevano che di testa segnava poco, è vero ma non perchè fosse scarso in questo fondamentale ma, perchè, lo servivano sempre con la palla nei piedi.
Ha giocato con grandi campioni e mi sarebbe piaciuto vederlo più a lungo in coppia con Romario e con Vieri, con entrambi si completavano e, da vedere, erano spettacolari.
Ha vinto due Palloni d' Oro ma sarebbero potuti essere di più, ha fatto gol a caterve, nei momenti di grande vena viaggiava alla media di un gol a partita.
Per anni è stato il simbolo della Nike e tutti ci compravano le sue scarpette da gioco anche se lui era infortunato, è stato un'icona del calcio moderno, un numero 9 amato da tutti anche dai tifosi dei club rivali.
Nella mia personale classifica è tra i primi 5 calciatori di ogni epoca.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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pericolosità
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difficoltà
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sforzo fisico
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