Opinione su Sapore di Mare 2 - Un anno dopo: Commedia amara
Commedia amara
06/10/2016
Vantaggi
fa riflettere a fondo, ma è davvero necessario essere disposti a farlo
Svantaggi
qualche volgarità la potevano risparmiare
Il secondo film è' ambientato a Forte dei Marmi, durante le vacanze estive. Stavolta ci sono la coppia di fidanzati Gianni e Selvaggia, i due marchesini, Paolo, Maurizio, Giorgia e Valeria, una compagna di scuola di Gianni. La maggior parte di loro sono ragazzi scioperati e nullafacenti, che cercano di ammazzare la noia sprecando tempo prezioso in divertimenti inutili e vane chiacchiere. A loro si affiancano altri personaggi, ad esempio Uberto, l'autista bistrattato del commendator Carraro, che se la prende con lui finanche per i danni di cui l'unico colpevole è il figlio Luca. L'unica colpa di Uberto è quella di essere nato povero e l'avere bisogno, per tirare a campare, di un datore di lavoro che lo maltratta come solo farebbe il più abietto capitalista demonizzato (e imitato, neanche poi così furtivamente) dall'antico marxismo sovietico. Uberto, durante le ferie che il commendator Carraro è costretto a concedergli a causa degli accordi sindacali (ma delle quali riesce a rubargli due giorni) conosce Fulvio, un giovane playboy incallito, che pensa solo a prendere in giro la bionda malcapitata di turno. Fino a quando non si scontra, letteralmente durante una festa, con Selvaggia, della quale sembra innamorarsi sinceramente. Lei, forse stufa di Gianni, il cui essere tanto intellettuale non lo rende abbastanza intelligente da allontanarsi dalle cattive compagnie di cui si circonda, finisce per cedere alle avance di Fulvio, ma subito dopo si rende conto che è Gianni la persona che ama davvero, che il vero amore non ha nulla a che fare con l'euforia momentanea di una semplice infatuazione. Uberto nel frattempo s'imbatte nella Guerrazzi, una falsa ricca in realtà sommersa dai debiti, che si finge felice, ma in realtà è una donna la cui malinconia supera l'ammontare dei problemi finanziari, causati prevalentemente dal gioco d'azzardo in cui è viziata. E proprio il gioco d'azzardo è forse il vero protagonista della vicenda, che detta legge sui suoi amanti, i quali, nonostante ne siano rovinati, non riescono a farne a meno...
La superficialità della maggior parte dei ragazzi di buona famiglia e di Fulvio, pur essendo quest'ultimo povero, si scontra con il male di vivere della Guerrazzi, di Uberto, di Alina, cioè la ragazza, anch'essa dedita al vizio del gioco, che sarà poi il vero amore dell'autista, che per conquistarla si finge il figlio del commendatore, di Paolo, che vive un amore tormentato con una ragazza inglese che non piace ai genitori di lui (che vorrebbero dargli una ricca e brutta, ma onesta e sincera ragazza, Reginella, che finirà poi con lo sposare Maurizio) e infine anche di Selvaggia. Un male di vivere che nè la posizione sociale, nè i vuoti passatempi riescono a rendere superabile. Anzi, peggiora con il frequentare le cattive compagnie, i falsi amici (rappresentati da Giorgia, Valeria, e i marchesini) che si fanno beffe (anche in maniera crudele) delle sventure che capitano alle loro conoscenze.
Non credo che questo film sia adatto alla visione da parte di tutti (non dei bambini in nessun caso), ma sia dedicato alle categorie che lavorano come psicologi, assistenti sociali, coach motivazionali (categoria che nei continenti americano e oceanico lavora su larga scala), perchè si rende necessario essere disposti a riflettere. Il male di vivere e la malinconia non sono categorie astratte e men che meno comiche. I profili dei personaggi presentati tutt'altro che fantasiosi, sono sfortunatamente attuali, rappresentano persone bisognose di aiuto. Insoddisfazione, malinconia, manie e gli atteggiamenti il più possibile sbagliati per arginarle. Il vizio del gioco rovina-famiglie è terribilmente attuale. Un coach motivazionale americano o australiano direbbe il seguente ai suoi bisognosi trainee in tali condizioni: -Affogare la tua malinconia nel gioco d'azzardo, negli amanti ricchi, nei falsi amici, non farà che peggiorare la tua condizione. Quello di cui hai bisogno è venire a Gesù: solo la conversione a Lui può darti la pace che stai cercando invano. Ricordati che tu vali, per Lui tu vali. Non sprecare la tua vita in modo sbagliato...-
Mi scuso di essermi dilungata parecchio, ma in questa particolare opinione credo che ne sia valsa la pena, non mi è stato possibile riassumere in sole due righe un film che viene presentato come commedia, ma in cui in realtà aleggia incessantemente il male di vivere e presenta temi quali il vizio del gioco, la discriminazione per le classi sociali umili e la contrapposizione servi/padroni.
L'indeciso sul consiglarlo vale per il seguente: solo per le categorie più sopra indicate.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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trama
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ambientazione
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personaggi
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sviluppo
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adatto a tutti
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