Opinione su Sebastiano Nela: Sebino dalle cosce extralarge
Sebino dalle cosce extralarge
14/02/2017
Vantaggi
Grande professionista e ottimo difensore.
Svantaggi
Ha trovato poco spazio in Nazionale.
Cresciuto nel Genoa, club della sua città e nel quale muove i primi passi da professionista, trova la sua definitiva consacrazione ad altissimi livelli nella Roma.
Nel 1981, ad appena vent'anni e dopo tre stagioni vissute in serie B con i rossoblu liguri, viene portato nella capitale.
Nonostante la giovanissima età e le forti ambizioni della compagine romana, riesce subito ad imporsi come titolare.
Addirittura nella prima stagione giallorossa gioca tutte le 30 partite di campionato (all'epoca la serie A si componeva di sedici squadre , quindi, l'intero torneo si svolgeva in trenta partite).
Alla sua seconda annata alla Roma si propone come un protagonista del secondo storico scudetto romanista.
Ancora una il posto sulla fascia sinistra non viene mai messo in discussione, giocando 28 partite su trenta.
In molti ne reclamano anche la convocazione in Nazionale.
In quegli anni, però, imperversa Antonio Cabrini, vero pupillo del CT Enzo Bearzot e per Sebino ci sono le briciole.
La sua esperienza con la Nazionale si esaurisce in 5 misere presenze, senza partecipare mai ad una competizione importante.
Purtroppo, anche dopo l'addio di Cabrini, arriva un altro mostro sacro a sbarrargli la strada azzurra, Paolo Maldini.
Comunque il possente terzino continua la sua carriera in giallorosso ancora per diverse stagioni.
Nel club romano resta ben dodici anni, durante i quali oltre allo Scudetto vince anche tre Coppe Italia, raggiungendo anche la finale di Coppa Campioni persa inopinatamente ai rigori, proprio all'Olimpico di Roma.
Non mancano periodi difficili.
Nel 1987, ad esempio, subisce un gravissimo infortunio al ginocchio che lo tiene lontano dai campi di gioco per oltre un anno.
Il bilancio finale, comunque, è da leggenda del club giallorosso, con 394 presenze raccolte e 19 reti infilate nel sacco nonostante il suo ruolo difensivo.
Fino agli ultimi anni Ottanta gioca prettamente come terzino sinistro, vantando un'esplosività sulla corsa dovuta ad una struttura muscolare impressionante.
Ha dei quadricipiti da culturista, chiara manifestazione di una grande forza muscolare e di un'accelerazione invidiabile.
Sinistro naturale, aveva anche un tiro temibile che sfruttava spesso in occasione dei calci piazzati.
Al tramonto della carriera, quando anche il suo impatto fisico non era più incisivo come in passato, ha messo a frutto la sua intelligenza tattica trasformandosi in un ottimo centrale di difesa.
All'epoca si diceva "libero", che si concedeva anche molte licenze in fase di impostazione.
Proprio queste sue qualità, nel 1992, hanno convinto il Napoli ad avvalersi delle sue prestazioni.
Sebino, professionista dalle comprovate qualità umane oltre che calcistiche, accetta con entusiasmo la nuova esperienza.
Certo i tempi fulgidi sono ormai lontani, ma nelle due stagioni azzurre, offre sempre il suo grande contributo, guadagnandosi il rispetto e l'affetto della gente partenopea.
Nel 1994, a trentatré anni, dice addio ai terreni di gioco e al calcio che conta.
L'anno successivo si toglie lo sfizio di partecipare alla serie A del calcio a 5, indossando la maglia del Marino e affiancando l'amico di mille battaglie giallorosse Odoacre Chierico.
Abbandonata definitivamente qualsiasi velleità agonistica, è già da diversi anni un apprezzato opinionista televisivo.
In questa nuova avventura professionale continua a mostrare la sua signolrilità e la sua grande educazione, a conferma che un campione rimane tale anche quando appende gli scarpini al chiodo.
Questa opinione rappresenta il parere personale di un membro di Opinioni.it e non di Opinioni.it.
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velocità
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dribbling
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tiro
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difesa
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tattica
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