Che ansia e poi che noia
Non mi è piaciuto per niente questo film. All'inizio mette ansia e poi annoia un po' e quando arriva al dunque delude. L'atmosfera e claustrofobica perché la poveretta della protagonista non esce di casa e poi è pesante sia per il tema che per l'impostazione. La protagonista è una psicologa infantile che riceve in casa perché si deve occupare notte e giorno del figliastro ridotto allo stato vegetativo dopo un incidente in cui è morto suo marito. La situazione già triste si aggrava quando un bambino suo paziente si presenta una notte a casa sua per poi scappare. È inverno, con temperature sotto zero e si pensa che il bambino non si trova e sia morto nella foresta. Lei incomincia ad avere incubi, di notte sente rumori e vede il bambino che si palesa in casa per poi scomparire. Sarà pazza? Pazza io a vedere questo stupido film fino alla fine. Volevano dargli la stessa tensione di the others, ma non ci sono riusciti. Non è colpa di Naomi Watts che poverina ci prova, è la trama che è stupida, poco credibile o sviluppata in modo pessimo. Certe scene incoerenti, atmosfera pesante, situazioni ansiogene ripetute che alla fine annoniano. Alla fine uno si scoccia, intuisce presto parte del finale e quello che viene svelato infastidisce perché non è logico rispetto a scene precedenti. Ti poni troppi perché non ha fatto questo o quello prima? E alla fine capisci che non è il caso porsi domante è un film brutto, fatto male e lo sceneggiatore ha sottovalutato l'intelligenza degli spettatori.
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