Si chiamava Anna Frank
Mi hanno sempre interessato tutti i libri legati in un modo o nell'altro al fenomeno dell'Olocausto e naturalmente, uno dei primi libri al riguardo è Il diario di Anna Frank: sono stata anche ad Amsterdam e spno salita in quella soffitta dove ho provato qualcosa di indefinibile dentro al pensiero del tempo trascorso lassù...
A proposito, uno degli interrogativi è quello dell'arresto e di chi possa essere stato ad avvisare la Gestapo.
MIep col marito lavorava presso l'azienda del Padre di Anna, Otto Frank e divnene subito un'amica molto stretta della famiglia che si era trasferita in Olanda dalla Germania. Ma quando le cose peggiorarono anche ad Amsterdam, siamo già nel 1942, Otto pensò ad un nascondiglio e Miep col marito si assunsero il compito, pericolosissimo, di portare loro notizie, ma soprattutto cibo ogni giorno e lo fecero. Miep racconta tutto questo nel libro che decise di scrivere solo nel 1995. Lì dice di aver trovato lei i quaderni e i fogli del diario e di averli salvati, consegnandoli poi all'unico sopravvissuto, il padre che....
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